Compromesso per un cessate il fuoco di 4 giorni e il rilascio di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi in cambio di 50 ostaggi
La notizia è arrivata in piena notte, con le testate giornalistiche israeliane Haaretz e Kan a riferire che il gabinetto israeliano – dopo una lunga discussione (in alcuni momenti condotta anche in modo molto acceso) – alla fine ha votato per approvare l’accordo sugli ostaggi: “Ciò comporterebbe lo scambio di ostaggi detenuti dall’organizzazione per i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Il piano prevede che Hamas rilasci 30 bambini rapiti, otto madri e altre 12 donne durante un cessate il fuoco di quattro giorni”.Ciò significa uno stop deella campagna aerea e di quella terrestre da parte di Israele.
I media proseguono: “Tutti i rami dei servizi di sicurezza israeliani – l’IDF, lo Shin Bet e il Mossad – sostengono l’accordo pianificato. Il funzionario con cui siamo in contatto ha aggiunto che l’accordo riguarda solo gli israeliani ancora in vita, aggiungendo che Hamas potrebbe rilasciare contemporaneamente cittadini stranieri, in conformità con gli accordi raggiunti con quei Paesi”. A tal proposito, sei ospedali designati in Israele si stanno preparando a ricevere gli ostaggi, che “saranno separati dagli altri pazienti e dai media“.
I dettagli dell’accordo
Andando più nello specifico, il Times of Israel riporta, citando un anonimo funzionario governativo, che l’accordo votato dal governo israeliano prevede il rilascio di “50 cittadini israeliani vivi, per lo più donne e bambini, in gruppi di 12-13 persone al giorno. Non c’erano dettagli immediati su come hanno votato i ministri. Mentre la stragrande maggioranza dei 38 ministri del governo ha sostenuto l’accordo, i rappresentanti dei partiti di estrema destra Otzma Yehudit e Sionismo religioso hanno espresso opposizione all’accordo prima dell’incontro“.
Il primo rilascio degli ostaggi sarebbe previsto giovedì. Il ritardo è dovuto al fatto che ci dovrà essere un periodo di attesa di 24 ore prima che venga attuato l’accordo, per dare ai cittadini israeliani la possibilità di chiedere alla Corte Suprema di bloccare il rilascio dei prigionieri palestinesi. In cambio del rilascio degli ostaggi, comunque, “Israele ha accettato un cessate il fuoco per almeno quattro giorni per la prima volta dallo scoppio della guerra”. Tra l’altro, secondo le indiscrezioni non è escluso che questo possa essere prolungato (questo il motivo principale per il quale ci sono state delle frizioni durante le discussioni nel gabinetto israeliano), in cambio di altri ostaggi.