Il suo partito, nato da pochissimo e si chiama Nuovo contratto sociale, sta stupendo e ha molti seguaci ma il suo leader è particolare
Un politico atipico e pieno di strane combinazioni. E’ primo nei sondaggi in Olanda e può essere un ago della bilancia in pochi giorni e assai importante, lui, Pieter Omtzigt, è entusiasta, ma tira un po’ il freno su quello che è il suo futuro politico: “Siamo stati molto attaccati, e qualche punto ci è costato. Ma io sono più contento se anziché dover guidare un governo il mio partito è decisivo per sostenerlo. È un ruolo più forte“.
In Olanda si parla tanto di dell’economista Pieter Omtzigt, un ex cristiano-democratico che da appena tre mesi è alla guida di un partito personale, il neo nato centrista Nsc che sta per Nuovo Contratto Sociale, ma la sua particolarità sta nel fatto che il leader di questo nuovo movimento non ha alcuna voglia di candidarsi e presentarsi come eventuale Primo Ministro dell’Olanda. E lui stesso sottolinea e ribadisce: “Non è che non voglio. Ma ho quattro figlie, una vita e mi piace mantenerla così com’è“.
“Bisogna cambiare tutto, la gente è molto arrabbiata”
In Europa si parla molto del nome del partito di Pieter Omtzigt, ovvero Nuovo contratto sociale, un tipo di nome che ha attirato su di sé tanto interesse e anche tanta attenzione. “Lo Stato olandese non ha un sistema di contrappesi per arginare il potere legislativo e l’esecutivo. E bisogna darglieli. Istituendo una Corte Costituzionale, mutando sistema elettorale”.
In patria si è discusso molto della posizione di Pieter Omtzigt e sul fatto che si sia diviso anzi abbiamo proprio litigato con i cristiano-democratici per quanto avvenuto ad alcune famiglie, tantissime famiglie olandesi, uno scandalo, secondo il leader di Nsc, tanto che ha rotto col governo Rutte, di cui era sostenitore ed estimatore. Motivo? Il partito, quindi il govenro, aveva chiesto indietro sussidi a 20 mila famiglie, accusandole di frode. Ma più avanti si è venuto a sapere che queste famiglie non avevano alcuna colpa, ma era così a causa di un algoritmo. “Dobbiamo a questa gente 33 miliardi di euro. C’è chi ha perso la casa, chi si è visto togliere i figli per i debiti contratti per ripagare lo Stato. Lo Stato olandese è in grossi guai”, la chiosa di Pieter Omtzigt.