Pittelli, De Magistris si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Ci avevo visto giusto”

In una intervista rilasciata al ‘Fatto Quotidiano’ è intervenuto l’esponente di ‘Unione Popolare’, Luigi De Magistris. Quest’ultimo si è soffermato sulla vicenda Pittelli

Se non sono dei sassolini allora poco ci manca. Fatto sta che Luigi De Magistris, però, si è voluto togliere una belle soddisfazione in merito a questa vicenda. La stessa che riguarda e che vede come protagonista l’avvocato Giancarlo Pittelli. L’ex sindaco di Napoli nel 2006, quando era pm nella città di Catanzaro, indagò proprio sull’ex senatore di Forza Italia. Proprio quel Pittelli che, adesso, è stato condannato ad 11 anni per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo messo in atto dal nuovo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri.

Intervista al 'Fatto Quotidiano'
L’esponente di ‘Unione Popolare’, Luigi De Magistris (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle parole che lo stesso De Magistris ha rilasciato: “Quando dico che la storia giudiziaria rimette a posto le cose penso sempre che, a causa sua, mi fu sottratto il lavoro che ho sempre sognato di fare. Durante la lettura della sentenza ho ripensato al dolore che ho provato all’epoca e che non si potrà mai riarginare. In questo caso, però, ho avuto la conferma che su di lui ci avevo visto giusto. Anche perché fu lui a dire che l’origine dei guai risale al 2007. Ovvero quanto mi inventai che in Calabria non esistevano le massomafie“.

Alla domanda perché nella sua inchiesta lo indagò ha risposto: “All’epoca lavoravo con Genchi e Sagona, due consulenti eccezionali. Dai tabulati analizzati siamo stati entrambi massacrati e successivamente scagionati in un assurdo processo penale. Sagona evidenziò operazioni di presunto riciclaggio. Dai loro accertamenti emergeva che Pittelli era un collegamento tra criminalità organizzata, politica, professionisti, magistrati ed altro. Era considerato un intoccabile“.

Pittelli, De Magistris: “Per colpa sua mi fu sottratta la toga”

Non dimentica affatto che, proprio per causa di Pittelli, De Magistris si vide farsi sottrarre la toga. Poi ha continuato dicendo: “Credo che l’indagine condotta da Gratteri riprenda il lavoro che ci fu sottratto all’epoca. Siamo dinanzi alla riprova di quanto sia importante mantenere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, lo stesso che il governo Meloni sta provando ad eliminare. Stiamo parlando di un reato fondamentale per individuare le condotte di chi offre un contributo importante alle mafie”.

Intervista al 'Fatto Quotidiano'
L’esponente di ‘Unione Popolare’, Luigi De Magistris (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha concluso dicendo: “Anche se non ha più il potere che aveva 15 anni fa penso che le giudici di Vibo Valentia siano state molto coraggiose. Si tratta di un importante salto in avanti, sia dal punto di vista giudiziario che in merito al contrasto contro la ‘ndrangheta“.

 

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