In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Milano Finanza” è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani
In merito al Manifesto per poter incentivare l’afflusso di capitali in borsa non ha espresso alcun dubbio. Anzi, decisamente il contrario. Di questo, e molto altro ancora, ne ha parlato direttamente Antonio Tajani in una lunga intervista rilasciata a ‘Milano Finanza‘. L’attuale ministro degli Esteri ha affermato che si tratta inevitabilmente di una buona base per un importante confronto che vede come protagonisti il governo e le parti sociali. Non solo: si tratta anche di una idea per poter sostenere le imprese con capitali di rischio.
Questo il suo pensiero in merito al ‘Manifesto per lo Sviluppo dei Mercati dei Capitali in Italia‘. Un argomento ed un tema su cui stanno lavorando molti vertici alti come: Borsa Italiana, Equita e la Bocconi e che è stato rivelato, appunto, da ‘Milano Finanza’. Non è altro che un decalogo degli operatori al governo per cercare di stimolare l’afflusso di capitali sul listino. L’attuale segretario (ad interim) di Forza Italia sia il pubblico che il privato devono cercare di aumentare il dialogo.
Allo stesso tempo ha invitato le autorità in questione a vigilare, ma anche dare una importante mano: come un contributo concreto affinché si possa effettuare l’evoluzione del sistema del Paese. Sulla Borsa il vicepremier non ha alcun dubbio: “Deve continuare a diventare sempre di più uno strumento della crescita delle pmi e dell’economia reale. Per cercare di poter stimolare il capitale privato servono fiducia e collaborazione. La borsa è uno strumento importante, soprattutto in questo periodo“.
Sul governo Meloni, invece, ha risposto alla domanda se fosse o meno capace di recepire le richieste del mondo finanziario di incentivare la borsa: “Nel DNA di Forza Italia c’è sempre stata la politica economica liberale. Senza dimenticare la lealtà che in questi casi ci contraddistingue. Facciamo valere le nostre idee in questo esecutivo. Siamo pronti ad ascoltare quelle degli operatori in questione. Senza dimenticare anche quelle dei sindacati e dei mercati“.
Poi ha continuato dicendo: “Questo ‘Manifesto’ sembra essere il risultato di esperienze e confronti sia italiani che internazionali. E’ un qualcosa che il governo è pronto ad analizzare e se possibile eseguirà con grande attenzione, nell’interesse del Paese ed anche del nostro sistema economico“.