Il caso Frecciarossa continua a far discutere. Diversi gli attacchi al ministro Lollobrigida e tra loro anche Travaglio. Ma una volta…
Sono passati ormai diversi giorni dalla vicenda del Frecciarossa, ma il ministro Lollobrigida continua ad essere nel mirino delle opposizioni e di alcuni giornali. Tra i più critici nei confronti dell’esponente di governo Marco Travaglio, che con il suo Fatto Quotidiano ha raccontato per primo questa vicenda.
Il direttore del giornale nella giornata di ieri ha anche svelato che in passato è capitato anche a lui di essere su un treno in ritardo e in quel caso era stata avanzata la richiesta di scendere da parte di tutti i passeggeri solo perché il convoglio era sbagliato. Un racconto che, come scrive Il Giornale, non coincide assolutamente con quanto detto lui nel 2009.
Come ricordato dal quotidiano italiano, infatti, era stato proprio Travaglio a chiedere di scendere a Bologna anche se la fermata non era prevista. “Avevo la presentazione di un libro la sera stessa – aveva raccontato il giornalista – e ho chiesto di scendere io e un altro signore alla stazione felsinea anche perché eravamo in ritardo di oltre un’ora“. Una richiesta rifiutata che non aveva fatto arrendere l’attuale direttore del Fatto.
“Ho incontrato Francesca Neri, era sanguinante per essere andata a sbattere contro una porta a vetri – spiegava ancora Travaglio – le ho chiesto se per caso aveva giramenti di testa perché l’unica ragione per far fermare il treno era proprio un malore di qualcuno“. Ma anche questa volta il tentativo non era andato a buon fine.
Un precedente che fa molto discutere e che conferma che non è stato solo il ministro Lollobrigida a chiedere di fermare il treno per scendere. La grande differenza è che qui la richiesta è stata accettata, nel caso raccontato in precedenza no. Ma, come ricordato dallo stesso giornalista che ora attacca l’esponente del governo, anche in quel 2009 con una fermata anticipata non sarebbero mancate polemiche “con la predica della legalità”.