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Cronaca

In piazza per protestare contro la ‘violenza patriarcale’, ma è subito polemica

Published by
Francesco Spagnolo

In questo 25 novembre sono due le manifestazioni organizzate contro la violenza sulle donne, ma è polemica per il comunicato di “Non una di meno”.

Non una di meno è pronta a scendere in due piazze italiane in questo 25 novembre. Nel giorno del ricordo delle donne uccise, a Roma e Messina in centinaia protesteranno contro la violenza patriarcale.

Il comunicato di Non una di meno fa discutere – Notizie.com – © Ansa

Torniamo in piazza contro il governo, le sue politiche e le sue retoriche – si legge nel comunicato, citato dall’Adnkronosanche perché non vediamo una discontinuità vera tra questo governo di estrema destra guidato dal premier Meloni e i precedenti meno conservatori e nazionalisti“.

I motivi della protesta

I motivi della protesta fanno discutere – Notizie.com – © Ansa

Una protesta che, quindi, non ha solo come obiettivo quello di ricordare le donne uccise, ma arriva anche a toccare temi politici. A confermarlo sono alcuni passaggi del comunicato: “Protestiamo per la cancellazione del reddito di cittadinanza, l’affossamento del salario minimo, i tentativi di moltiplicare le basi militari, il Ponte sullo Stretto“.

Motivi che già da oggi stanno provocando diverse polemiche visto che il rischio alto è quello di trasformare una manifestazione in ricordo di tutte le donne vittime di violenza, in una semplice protesta contro un governo. Un errore che potrebbe essere molto grave considerando che in questa giornata, come già successo in passato, le bandiere e i colori politici devono essere messi da parte.

La posizione sulla guerra e il rischio di polemiche

Ma le polemiche sono pronte a nascere anche per la posizione che gli organizzatori hanno preso sulla guerra in Medio Oriente. Si tratta di un qualcosa di molto netto destinato a far discutere da subito e anche nei prossimi giorni. “Lo stato italiano deve smetterla di essere complici di genocidi – si legge nel comunicato – schierandosi in supporto di Israele, appoggia di fatto il genocidio in corso del popolo palestinese“.

Parole che fanno molto rumore e che potrebbero aver portato i grandi big della politica a non scendere in piazza in questa giornata. Come detto, un grande errore da parte di Non una di meno visto che la giornata di oggi poteva essere quella utile per dare un messaggio di una unità politica (e non solo) in una battaglia che si deve assolutamente vincere il prima possibile.

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Francesco Spagnolo