Comuni, l’appello di Decaro al governo

Antonio Decaro, presidente Anci, ha fatto un appello al governo per quanto riguarda i fondi destinati ai Comuni. La situazione è davvero molto critica.

Per l’Italia i prossimi mesi sono fondamentali per il rilancio e Antonio Decaro, presidente Anci, ha deciso di fare un appello al governo in un’intervista a La Stampa: “Ci mancano dieci miliardi e faccio presente che per le piccole opere abbiamo speso già tre dei 6 miliardi previsti. Noi li stiamo rendicontando, ma servono i rimborsi altrimenti saltano i bilanci“.

Decaro intervista La Stampa comuni
L’appello di Decaro ai Comuni – Notizie.com – © Ansa

Per il sindaco di Bari “quando si spostano i fondi del Pnrr, vanno anche messere le risorse nuove e tutto questo non basta. Ci aspettiamo che le procedure che saranno messe in campo siano le stesse per le opere finanziate con il Pnrr. Questo perché solo i lavori inseriti nel Piano beneficiano di semplificazioni che consentono di completare il tutto in davvero poco tempo“.

“Non abbiamo chiesto noi il RepowerEu”

Decaro intervista La Stampa comuni
Decaro difende i Comuni dalle accuse – Notizie.com – © Ansa

Decaro in questa intervista sottolinea che “non sono stati i sindaci a chiedere lo spostamento sul RepowerEu e non possono accusarci di essere in ritardo. Siamo riusciti a rispettare tutte le milestones europee che i monitoraggi intermedi richiesti dal ministero, per cui ora non capisco come ci si accusi di non poter rispettare la scadenza per il 2026“.

Come ho già detto prima – aggiunge il presidente dell’Anci – c’è bisogno di una sostituzione contestuale senza però utilizzare fondi già destinati ai Comuni perché altrimenti il rischio è quello di avere un altro buco. Di certo non possiamo fare i giochi di prestigio“.

Decaro replica a Giorgetti

Decaro intervista La Stampa comuni
Decaro replica in modo duro a Giorgetti – Notizie.com – © Ansa

Decaro commenta anche le parole del ministro Giorgetti, che ha definito debito non buono quello delle opere stralciate: “Non le capisco. Per la prima volta nella nostra storia abbiamo ottenuto risorse aggiuntive rispetto al bilancio: una parte sono a fondo perduto e un’altra va restituita con interessi molto bassi. Niente a che vedere con i tassi applicati ai mutui dei comuni che sono più alti“.

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