Il serbo ha parlato dopo l’eliminazione per mano dell’Italia. Ha perso due partite nella stessa giornata: “Mi prendo le mie responsabilità, ho sprecato tre match point”
Da campione si è preso le proprie responsabilità: “Ho sprecato tre match point, mi prendo le mie responsabilità. È colpa mia”. Novak Djokovic non si nasconde dopo l’eliminazione della sua Serbia in Coppa Davis. Anzi. Il numero 1 al mondo della classifica Atp ha perso due volte nella stessa giornata: prima il singolare contro Sinner, poi il doppio in coppia con Kecmanovic (contro l’altoatesino e Sonego).
Il riferimento di Nole è ai 3 match point buttati via nella sfida contro Sinner (per merito dell’azzurro). “Ovviamente siamo molti delusi, per me è sempre un grande onore rappresentare il mio Paese, purtroppo non è andata come volevamo. Quando perdi con e per la tua Nazionale, il dispiacere è ancora più grande“, ha spiegato il serbo. “Ho avuto tre match point consecutivi, ci sono andato veramente vicino, però ho perso ed è stata una mia responsabilità. Sarà difficile da digerire, era una settimana importantissima per me e durante la stagione i miei pensieri erano sempre rivolti a questa squadra”.
“A Sinner posso solo dirgli bravo e fargli le mie congratulazioni“, ha proseguito. “È stato un match molto diverso da quello di Torino. A questo livello, contro uno dei migliori al mondo, tutto succede molto in fretta, anche sprecare tre match point. Non penso di aver fatto particolare errori, lui ha servito veramente molto bene, forse sul 30-40, ma era veramente difficile rispondere al suo servizio estremamente aggressivo”. Jannik ha dimostrato tutto il suo talento e ora proverà a trascinare l’Italia nella finalissima di oggi contro l’Australia. Djokovic, soprattutto dopo il doppio confronto nelle Atp Finals di Torino (una vittoria e una sconfitta contro l’italiano), sapeva di trovarsi di fronte a un osso durissimo: “Il suo dritto? Non mi ha sorpreso nemmeno questo. So che è tra i migliori e più potenti del circuito, tra i più veloci. Conosco bene le qualità di Jannik“.