In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il segretario della Cisl, Luisi Sbarra
Il suo messaggio, nei confronti del governo, è sin troppo chiaro: ovvero quello di effettuare un passo indietro per quanto riguarda la questione delle pensioni. Almeno questo è il parere di Luigi Sbarra. L’attuale segretario della Cisl ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Repubblica“. Nella giornata di martedì 28 novembre è pronto a portare al tavolo, tra sindacati ed esecutivo, una richiesta importante.
Un intervento che, ci tiene a precisare, non era stato né preannunciato e nemmeno negoziato. Poi un chiaro messaggio nei confronti della premier, Giorgia Meloni: “La serietà e la responsabilità che il nostro sindacato ha mostrato vanno ricambiate“. In merito alla questione riguardante lo sciopero ha precisato: “E’ stato sbagliato e sproporzionato, e colpisce più che altro le tasche dei lavoratori. Gli altri sindacati mescolano rappresentanza sociale e opposizione politica“.
Poi ha continuato dicendo: “Tra i sindacati rimane una convergenza unitaria sulle grandi piattaforme, come fisco e pensioni, e continuiamo a stare insieme nei rinnovi dei contratti. Ci differenzia il giudizio sui risultati: noi pensiamo che sulla legge di Bilancio, oltre a ragionare sulle ombre, sia sbagliato non valorizzare le luci, specie se coerenti con le richieste che abbiamo avanzato. Penso al taglio del cuneo o agli 8 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici“.
Un discorso, quello del numero uno della Cisl, che ha voluto continuare in questo modo: “Il dibattito è stato trascinato sul piano della polemica politica e sociale, mentre tutti farebbero meglio a lasciare le valutazioni alla Commissione di garanzia, un organismo tecnico e autonomo. Le regole sono chiare e servono a contemperare il giusto esercizio del diritto allo sciopero perché faremmo le barricate. Sono regole che la Cisl ha sempre rispettato“.
Poi ha continuato dicendo: “Vedo una tendenza a mescolare rappresentanza e opposizione politica, un collegamento che fa male al mondo del lavoro. Rispettiamo gli altri sindacati, ma non accettiamo lezioni e impostazioni egemoniche“. Come riportato in precedenza si è voluto soffermare sull’argomento riguardante le pensioni: “Quelle misure non erano state anticipate né negoziate. Ora bisogna recuperare il pieno rispetto delle relazioni sindacali“.
In conclusione ribadisce: “Bisogna ritirare l’articolo 33, che penalizza le future pensioni di medici, infermieri, personale degli enti locali, maestri d’asilo. Meloni ci spieghi come intende rilanciare la sanità se alimenta la più grande fuga di operatori sanitari degli ultimi anni. Giorgetti ci spieghi come pensa di attuare il Pnrr se gli enti locali si svuotano di personale“.