Sede Pro Vita presa d’assalto, indagini della Digos: scoperta incredibile

Sede ‘Pro Vita’ presa d’assalto nel corso della serata di sabato, indagini in corso da parte della Digos: scoperta incredibile da parte delle forze dell’ordine 

Continuano le indagini da parte della polizia in merito alle brutte scene che si sono viste nella serata di sabato 25 novembre. Ovvero quando molte donne sono scese in piazza per manifestare contro la violenza sulle donne. Per molte (e molti), però, è stata anche l’occasione di prendere d’assalto anche la sede di ‘Pro Vita e Famiglia‘ nella Capitale. Secondo quanto riportato dalle ultime indagini pare che la polizia abbia individuato almeno 200 persone (a volto coperto) che si sono staccate da corteo per assaltare la sede.

Indagini in corso della Digos
Sede ‘Pro Vita’ presa d’assalto (Ansa Foto) Notizie.com

Molte le scritte minatorie che sono state trovate. Tra queste anche “Bruciamo i pro vita“. Non è finita qui visto che la Digos ha trovato anche una molotov. All’interno di questa bottiglia di vetro della polvere pirica. L’oggetto è stato rinvenuto precisamente negli uffici di viale Manzoni. La molotov, secondo le ultime indiscrezioni, pare che sarebbe stata introdotta attraverso un vetro rotto nella parte superiore della saracinesca d’ingresso. Si cerca di capire chi abbia potuto compiere il tutto.

Roma, assalto sede ‘Pro Vita’: trovata molotov inesplosa

Verranno analizzate le immagini delle telecamere di videosorveglianza da parte della polizia scientifica. Oltre agli agenti, anche quelli della scientifica sono intervenuti per i primi rilievi del caso. L’ordigno è stato sequestrato. Tra le altre scritte rinvenute gli agenti hanno trovato “Aborto libero Acab‘, “Morite scegliamo aborto libero“, e molte altre ancora. Una volta che il corteo aveva raggiunto piazza San Giovanni almeno 200 manifestanti si erano staccati dal corteo con l’obiettivo di forzare il blocco delle forze dell’ordine.

Indagini in corso della Digos
Sede ‘Pro Vita’ presa d’assalto (Ansa Foto) Notizie.com

Arrivare allo scontro con gli agenti. Hanno iniziato a togliere le transenne e lanciare fumogeni e bottiglie di vetro contro l’edificio e le forze dell’ordine. Gli agenti in tenuta antisommossa li hanno respinti. Il tutto è durato qualche minuto, fino a quando gli aggressori non sono andati via. A ritrovare l’ordino Jacopo Coghe, esponente di ‘Pro Vita e Famiglia’. Lo ha annunciato con un post pubblicato sui social.

Fortunatamente l’ordigno non è entrato in funzione. Siamo sconvolti da questo atto intimidatorio“. Non si sono fatte attendere le frecciatine nei confronti di due esponenti della politica come Roberto Gualtieri (sindaco di Roma) ed Elly Schlein (segretaria del Partito Democratico): “Ci aspettiamo che prendano le distanze da questi episodi visto che hanno partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne, e che condannino questi episodi violenti“.

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