Il capitano della nazionale australiana ha criticato l’attuale formula e il trionfo degli Azzurri: “L’organizzazione è stata buona, ma ricordo le partite al meglio dei cinque set, andata e trasferta… Sono stufo di competere sempre sullo stesso campo”
Trionfo in Coppa Davis, una domenica sensazionale per la storia del tennis nostrano. Mai l’Italia aveva battuto l’Australia nella competizione. Un tabù sfatato nell’appuntamento più importante, quello che ha permesso agli Azzurri di conquistare l’insalatiera dopo lunghi 47 anni. Arnaldi e Sinner hanno firmato la vittoria dopo l’impresa centrata contro la Serbia il giorno prima.
Emozioni incredibili che Lleyton Hewitt, capitano della nazionale australiana, ha voluto sminuire con le sue dichiarazioni post-ko: “L’organizzazione è stata buona, ma questa non è la vera Coppa Davis e l’Italia non ha vinto quella che era meritevole di essere tale. Ricordo le partite al meglio dei cinque set, andata e trasferta. Sono abbastanza stufo di competere sempre sullo stesso tipo di campo“.
Parole, quelle di Hewitt (ex numero 1 della classifica Atp), pronunciate dopo la sconfitta rimediata ieri sul cemento di Malaga, sede delle Final Fight di Coppa Davis. Popyrin è stato piegato da Arnaldi, poi De Minaur – numero 12 al mondo – ha ceduto il passo in due set (il secondo finito 0-6) dal fenomenale Sinner, che soltanto 24 ore prima aveva annullato tre match point a Djokovic allungando la sfida con la Serbia al doppio decisivo (vinto in coppia con Sonego, di nuovo contro Nole e Kecmanovic). La rimonta contro Nole era il preludio al trionfo del giorno successivo, ottenuto senza troppe difficoltà dopo la prima partita vinta da Arnaldi.
Hewitt in conferenza stampa si è detto rammaricato soprattutto per l’esito del confronto perso da Popyrin: “Dispiace per i ragazzi perché ci siamo arrivati ancora una volta maledettamente vicini. Oggi il primo match poteva finire in entrambi i modi. Alexei ha giocato molto bene, si è creato diverse opportunità. Fossimo arrivati al secondo match sull’1-0 per noi, sarebbe stato tutto diverso. Su Sinner c’è poco da dire, ha giocato un tennis straordinario per tutta la settimana. Anzi, lo ha fatto negli ultimi mesi. Ha dimostrato perché è tra i primi quattro del mondo”.