La formazione biancoceleste ottiene una vittoria importante quanto mai preziosa con il Celtic per il passaggio del turno
La Lazio si rialza. E lo fa nel migliore dei modi e soprattutto col suo giocatore più rappresentativo. E’ Ciro Immobile che, escluso dagli undici iniziali della gara, entra a mezzora dalla fine e segna una doppietta da sogno in appena tre minuti. E regala alla Lazio tre punti pesantissimi che possono valere per il passaggio agli ottavi di Champions.
Pensare che il primo tempo la Lazio non aveva giocato affatto bene, frenata dal muro del Celtic e, forse, da una paura di osare. Nella ripresa però cambia tutto, anche per l’ingresso di Immobile e la verve di Isaksen, uno dei migliori della gara.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6,5, Gila 6, Patric 6, Marusic 6; Guendouzi 6, Rovella 6 (79′ Cataldi 6,5), Luis Alberto 6,5 (83′ Kamada ng); Isaksen 7, Castellanos 5 (60′ Immobile 8), Felipe Anderson 5,5 (60′ Pedro 6). Non entrati Sepe, Magro, Hysaj, Ruggeri, Pellegrini,. All.: Sarri 7
CELTIC (4-3-3): Hart 5; A. Johnston 5,5 (88′ Turnbull ng), Carter-Vickers 6, Scales 5,5, Taylor 6; McGregor 6, O’Riley 5,5, Paulo Bernardo 6 (70′ HG Oh) 5,5; Forrest 5,5 (60′ Johnstone), Furuashi 6,5, Yang 5. Non entrati Bain, Morrison, Lagerbielke, Phillips, Holm, , Ralston, Welsh, Frame,. All.: Rodgers 5,5
Arbitro: Meler (Tur) 6
Marcatori: 82′ e 88′ Immobile
Note: Spettatori 50.000 circa. Ammoniti 27′ Taylor, 35′ Johnston, 51′ Rovella’ 71′ O’Riley, 76′ Yang
Recupero: 0′ pt, 4′ st
ISAKSEN In verità non parte benissimo, un po’ troppo timido, ma la sua gara va avanti in crescendo, prendendo fiducia e diventando una spina nel fianco per il Celtic.
FURUASHI Davvero un giocatore che mette apprensione ogni volta che viene in avanti, è lui uno dei pericoli maggiori del Celtic.
IMMOBILE Entra a mezzora dalla fine e, come al solito e come non gli accadeva da un po’, risolve la gara con un gol da bomber vero, realizzando una doppietta storica e stupenda.
FELIPE ANDERSON Una bella incornata di testa a schiacciare che va alta di poco sulla traversa, dopodiché tanta confusione e poca qualità.
CASTELLANOS Tanto lavoro lì davanti, ma poche occasioni per fare male a Hart e cercare di sfruttare al meglio la chance che gli ha dato Sarri. Ma non ci riesce, quanto meno non come vorrebbe.