Il governo guidato da Giorgia Meloni ha dato il via libera in Cdm al decreto energia. Cosa prevede e le dure reazioni da parte delle opposizioni.
Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 27 novembre, a Palazzo Chigi è andato in scena un Consiglio dei ministri con diversi temi sul tavolo. Inutile dire che i fari erano puntati sul decreto energia, che il governo ha deciso di approvare all’unanimità. Nel provvedimento, come riportato dall’Adnkronos, c’è l’addio definitivo al mercato tutelato.
Nessuna proroga, quindi, come si era ipotizzato nei giorni scorsi, ma tutti i contratti entro il prossimo 10 gennaio dovranno passare al mercato libero. Inoltre, il governo ha deciso di introdurre misure che hanno come obiettivo quello di accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile.
Il decreto energia era sicuramente quello più importante, ma in Consiglio dei ministri sono state approvate altre misure come, per esempio, le ‘pagelle’ ai magistrati, ovvero la valutazione sulla professionalità delle toghe. Si era parlato anche della possibilità di introdurre dei test psico attitudinali per l’ingresso in magistratura, ma il ministro Nordio non si è mai detto convinto di questa norma.
Inoltre, è arrivato l’ok per l’accordo sindacale con i vigili del fuoco e le nomine di D’Ettore a presidente Garante diritti delle persone private della libertà personale e di Fiammetta Salomoni come direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa. Si chiude con il via libera a un miliardo e mezzo per gli interventi in Egitto e sui profughi di Gaza.
L’addio al mercato tutelato non piace al Pd. “E’ una decisione sconcertante – il pensiero di Annalisa Corrado – il governo fa orecchie da mercante e gioca a scarica barile. Lo abbiamo visto con il ministro Pichetto Fratin, che prima apre alla necessità di prorogare le aste, poi propone una vita di mezzo e infine si rimangia tutto. E ora in questo decreto energia non hanno messo il rinvio“.