E’ successo tutto all’improvviso e un problema che sta causando enormi disagi alla circolazione con passeggeri furiosi
Ai limiti del paradosso, anche se può succedere. Una di quelle storie che quando si vengono a sapere, si resta un minimo allibiti e non si sa come reagire. Ma quanto accaduto sulla linea ferroviaria Roma-Napoli, neanche troppo piccolo e non certo meno importante rispetto alle altre, è incredibile. Nella tarda mattina del 28 di novembre un treno regionale diretto a Napoli ha letteralmente travolto un gregge di pecore che stava attraversando i binari. Una strage di animali e un bel trambusto per chi stava viaggiando.
L’incidente paradossale è accaduto intorno alle 12.20 sulla linea Roma-Napoli, tanto che la circolazione ferroviaria è rimasta sospesa tra Sezze e Priverno, nei pressi di Latina. Il capotreno e altre dipendenti, una volta accertato che tra i passeggeri non ci fossero feriti per la botta improvvisa, sono dovuti scendere per verificare cosa effettivamente era successo e soprattutto cosa si potesse fare per riprendere il viaggio. La scena era terribile, con le carcasse di animali e i resti dei loro corpi sparsi dappertutto.
Passeggeri illesi, ma furiosi per l’incredibile ritardo che si è venuto a creare su tutta la linea. Non solo per i viaggiatori che stavano sul treno, ma anche per tutti gli altri mezzi che da lì a poco sarebbero transitati per quel tratto di ferrovia. C’è stato il pronto intervento con i tecnici di “Rfi” che sono andati direttamente sul sul posto per liberare la linea e riattivare il traffico ferroviario, ma i disagi sono stati enormi.
Trenitalia ha segnalato dei ritardi sulla circolazione fino a 60 minuti, anche se molti viaggiatori si sono lamentati sui social che il ritardo era nettamente superiore. Vista la situazione e l’agitazioni di molti passeggeri, che sono rimasti bloccati alla stazione di Latina, Trenitalia ha messo a disposizione delle navette per cercare di risolvere la situazione che si era venuta a creare. I disagi sono stati sull’intera linea, tanto che da Termini non si poteva partire