Attentato nel pieno centro della città, il bilancio è a dir poco drammatico: cresce sempre di più l’allarme. Gli ultimi aggiornamenti in merito
Nelle ultime ore è stata confermata la notizia che tra Israele ed Hamas la tregua continuerà ancora per altre 24 ore. Purtroppo, però, da Gerusalemme arriva una drammatica notizia che lascia tutti senza parole. Secondo quanto riportato dal “Times of Israel” pare che ci sia stato un attentato nelle prime ore del mattino. Il bilancio è drammatico. Si tratta di tre morti e sei feriti. Alcuni di questi sono ricoverati in gravi condizioni negli ospedali della città.
Tra le vittime una ragazza di soli 24 anni che ha perso la vita. Gli agenti hanno confermato che è deceduta sul posto. Le altre vittime sono due anziani. Di loro non si conoscono le generalità né altro. Si sa solamente che il loro cuore ha smesso di battere per sempre una volta arrivati nel nosocomio. Le loro condizioni, purtroppo, erano troppo gravi e non sono riusciti a sopravvivere. Nel frattempo il primo cittadino di Gerusalemme, Moshe Lion, ha dato il suo “via libera” per un maggiore dispiegamento di agenti nella città.
Israele, attentato a Gerusalemme: tre morti e sei feriti
L’obiettivo del sindaco, infatti, è quello di andare a rafforzare il “senso di sicurezza tra gli abitanti”. Per la polizia non ci sono dubbi: a compiere questo attentato sono state due persone che sono state definite “terroriste“. Originari di Gerusalemme Est ed erano armati di M16 e di una pistola. Il tutto è accaduto precisamente nei pressi della fermata dell’autobus nel sobborgo di Givat Shaul. Per il ‘Jerusalem Post’, invece, pare che le vittime siano state uccise da agenti delle forze di sicurezza e da un civile presenti sul posto.
Gli stessi che hanno risposto al fuoco. Come riportato in precedenza, però, è stato trovato l’accordo per un altro giorno di tregua in quel di Gaza. Secondo quest’ultimo accordo pare che sei donne e due minori dovrebbero essere liberati da Hamas nelle prossime ore. Questo è quello che fanno sapere i media israeliani.
Senza dimenticare anche le due donne russo-israeliane, Elena Trofanov ed Irena Tatti, liberate la scorsa notte da parte dell’organizzazione palestinese. Il tutto è stato definito come segno di riconoscimento per il presidente Vladimir Putin. Ad Israele, nelle prossime ore, dovrebbero essere riconsegnate anche tre salme.