Non si è fatta assolutamente attendere la stoccata da parte di Matteo Renzi nei confronti della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein
Se non si è trattata di una frecciatina allora davvero poco ci manca. Fatto sta, però, che Matteo Renzi ha voluto lanciare un chiarissimo messaggio nei confronti del Partito Democratico. Un gruppo politico che conosce molto bene visto che per anni è stato il segretario. Le due parti si sono lasciate con molte polemiche da entrambe le parti. Un vero e proprio attacco nei confronti della attuale segretaria, Elly Schlein. In particolar modo in merito alle ultime affermazioni da parte dell’italo-svizzera alla premier, Giorgia Meloni.
Come riportato in precedenza, però, l’attuale numero uno di ‘Italia Viva’ ha voluto rispondere alla domanda che in molti gli volevano fare. Ovvero in merito ad una sua possibile presenza in quel di Atreju. Ai microfoni del ‘Metropolis‘, un web talk del gruppo Gedi ha risposto in questo modo: “Vado ad Atreju perché mi hanno invitato a parlare di giustizia, ci vado volentieri, senza problemi. Sarei andato alla festa dell’Unità a parlare di Jobs act ma lì non mi hanno invitato…“.
Un’altra domanda “scomoda” a cui ha risposto non poteva che essere quella del tanto ed atteso ‘faccia a faccia‘ che vede come protagoniste le due leader donne della politica italiana come Giorgia Meloni ed, appunto, Elly Schlein: “Serve più alla premier per radicalizzare lo scontro, forse anche a Elly. Ma la sinistra deve scegliere cosa fare da grande. Dopo di che in bocca al lupo a Elly Schlein, in bocca al lupo a Giorgia Meloni“.
Non solo Renzi, ma anche la stessa Schlein ha voluto commentare ai microfoni del ‘Metropolis’: “Fino a questo momento, però, non c’è nulla in preparazione. Io non mi sottraggo mai al confronto nei luoghi opportuni“. Ovviamente in merito ad un possibile confronto in televisione con la presidente del Consiglio.
In conclusione, però, ci ha tenuto a fare chiarezza in merito al suo rifiuto di recarsi ad Atreju: “Ho rifiutato di andare lì. Non ho ripensamenti su questa decisione. Il confronto lo vogliamo fare in Parlamento. Poi questo non vuole dire che su alcuni temi specifici non possa esserci un confronto, come sulla violenza di genere“.