Arriva il ‘Tax Day’, di cosa si tratta? Tutto quello che serve sapere

Arriva il ‘Tax Day’, ma di cosa si tratta precisamente? Tutto quello che serve sapere in merito a questo importante argomento 

La nota emanata da Confesercenti, nelle ultime ore, parla sin troppo chiaro. Quello di oggi, giovedì 30 novembre, non è assolutamente un giorno da ricordare sia per le imprese e che per gli autonomi. Ma soprattutto per via del “Tax Day“. In particolar modo quelli di oggi visto che si ritroveranno a pagare più di 50 miliardi di tasse tra: Irpef, Ires, Irap e imposte sostitutive. Vale a dire quasi il 60% del gettito complessivo dell’anno.

Di cosa si tratta il 'Tax Day'?
Banconote euro (Pixabay Foto) Notizie.com

Secondo quanto riportato dall’Ufficio tributario della Confesercenti pare che coloro che sono ‘partite Iva‘, andranno a versare (come secondo acconto annuale dell’Irpeg) una cifra che si avvicina ai 12,5 miliardi di euro. Un dato che non riguarda affatto le addizionali già versate a saldo lo scorso giugno. Invece per l’Ires (ovvero l’imposta sui redditi per le società) si andrà a versare circa 28,32 miliardi di euro. Mentre l’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) tenderà a gravare su autonomi e imprese per 10,58 miliardi.

Oggi è il ‘Tax Day’, ma di cosa si tratta precisamente?

Proprio in questo giorno vedrà come protagonista anche il versamento di diverse imposte sostitutive. Allo stesso tempo vedrà coinvolti alcune diverse tipologie di contribuenti interessati. Tra questi, appunto, anche gli autonomi e le imprese in regime forfetario. Per questo tipo di categoria è previsto quasi 1 miliardo.

Di cosa si tratta il 'Tax Day'?
Cosa c’è da sapere sul ‘Tax Day’? (Pixabay Foto) Notizie.com

Questa la nota completa da parte di Confesercenti: “È arrivato il momento di rivedere il sistema di liquidazione delle imposte e del versamento degli acconti, in particolare del secondo, al fine di rendere più sostenibile l’impatto finanziario sulle imprese. Lo abbiamo già proposto durante i tavoli di confronto sulla delega fiscale con l’Amministrazione finanziaria e le parti politiche“.

In conclusione ribadiscono: “L’attuale sistema di possibile rateizzazione del primo acconto, con una maggiorazione a carico dei contribuenti, ed un posticipo con possibile dilazione del secondo, esclusivamente prevista per l’anno in corso, non sono assolutamente sufficienti a dare respiro ed a permettere una corretta pianificazione finanziaria alle imprese dell’esborso fiscale nel corso dell’anno. Basta Tax day, ma appuntamenti con il Fisco più dilazionati per evitare carichi eccessivi per imprenditori e imprese“.

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