Tullio Morello, magistrato e consigliere Area, in un’intervista a ‘La Repubblica’ attacca duramente il ministro Nordio sulla riforma della giustizia.
La riforma della giustizia (e non solo) alimenta lo scontro tra politica e magistratura. Sulla vicenda interviene anche Tullio Morello, magistrato e consigliere Area, in un’intervista a La Repubblica: “E’ vero, l’indipendenza è nel nostro Dna, ma le regole devono favorirla altrimenti può essere messa a rischio“.
“Pensiamo ai colleghi meno esperti – aggiunge il consigliere togato – loro devono avere il diritto d poter interpretare la legge e non essere costretti a dover rispettare un’interpretazione imposta in maniera generica. Purtroppo il fascicolo del magistrato prevede che se ti discorsi dalle sentenze della Cassazione hai un giudizio negativo, ma davvero la Corte è infallibile? Una eventuale interpretazioni risente anche del contesto e delle norme internazionali“.
Il magistrato Morello si sofferma anche sulla volontà del governo di introdurre le pagelle: “Diciamo che le valutazioni erano state introdotte già nel 2006 e avevano creato dei problemi sulla carriera delle nuove generazioni. I giudizi li vedo molto rischiosi perché c’è la possibilità che qualcuno possa essere delegittimato agli occhi di chi è in giudizio“.
L’esponente di Area parla anche della separazione delle carriere richiesta da ministro Nordio: “L’approvazione di questa norma sarà più facile dopo il cambio della Costituzione. E quindi potrebbe avvenire quando lui non ci sarà più“.
Per Morello dal ministro Nordio c’è stata “una apertura ad una collaborazione e sono certo che il Csm farà la sua parte. E’ stata un’occasione per una presa di responsabilità reciproche ed è importante che le stesse istituzioni si vogliano bene“.
Un passaggio per il magistrato anche sulle parole di Crosetto: “E’ un uomo delle istituzioni e se ha dei dubbi li può segnalare proprio al ministro Nordio o magari denunciare se ha sentore di reati. Il suo, comunque, è solo uno dei tanti attacchi e su questo siamo abituati“.