Giorgio Perinetti e l’addio alla figlia Emanuela: il direttore sportivo ha rivelato quali sono state le cause del decesso della figlia avvenuto in queste ultime ore
Un dolore che ritorna per Giorgio Perinetti. Il noto direttore sportivo (attualmente all’Avellino) ha perso sua figlia Emanuela, anni 34, dopo che stava combattendo con un brutto male. Nel 2015 aveva dovuto fare i conti anche con la prematura scomparsa della moglie Daniela, andata via per un tumore al seno che non le ha lasciato scampo. Purtroppo le condizioni della figlia sono andate a peggiorare sempre di più, fino a quando non è arrivato il decesso.
Il dirigente è stato avvertito del peggiorare delle condizioni poco prima del match tra il suo Avellino e la Juve Stabia, valida per la Coppa Italia di Serie C. Prende il primo aereo per Milano, dove il cuore della figlia ha smesso di battere per sempre. Proprio nel capoluogo lombardo la donna lavorava. Era una affermata influencer marketing manager nel mondo del calcio. In una intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport‘ Giorgio Perinetti ha voluto rompere il silenzio ed ha rivelato ulteriori novità in merito alla malattia che ha colpito la figlia.
Non riesce ad accettare la sua scomparsa. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Un padre che vede morire, sotto i suoi occhi, la propria figlia. A quanto pare Emanuela, nell’ultimo periodo, stava lottando con l’anoressia. “Ma perché si è lasciata spegnere?” continua a domandarsi lo storico dirigente. Non si dà assolutamente pace. “Non riusciamo a capire, l’altro giorno quando mi ha detto che aveva “parlato” con la madre, ho capito che non c’era più nulla da fare“.
I funerali si terranno nel pomeriggio di questo venerdì 1 dicembre alla Basilica di Sant’Eustorgio a Milano. Non è mancato il ringraziamento nei confronti dei medici che, come riportato dal ds, hanno fatto il possibile affinché le potessero salvare la vita. Purtroppo, tutto questo, non è assolutamente bastato. Meno di due settimane fa aveva rivelato di aver ricevuto una chiamata proprio dal capoluogo lombardo in cui lo avvisavano che la figlia era stata ricoverata al “Fatebenefratelli” dopo che aveva rimediato una caduta in casa.
L’anoressia aveva danneggiato non solamente il corpo della 34enne, ma anche la sua mente. Il padre ha continuato dicendo: “Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io“.
In conclusione ribadisce: “Era felice ed amava il suo lavoro. Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare. Mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale“.