Clemente Mastella in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ si sofferma sul tema giustizia e critica duramente il ministro Crosetto. L’attacco del sindaco di Benevento.
Il tema giustizia continua a far molto discutere a livello politico. L’ultimo attacco, in ordine di tempo, al governo arriva direttamente da Clemente Mastella. In un’intervista al Quotidiano Nazionale il sindaco di Benevento critica duramente il ministro Crosetto sottolineando che lui e il resto del governo “hanno un limite. Sono quelli che guardano distrattamente chi ha un tumore perché lo non lo hanno. E poi quando viene si rendono cono tutta l’angoscia che si prova“.
“Tutta questa sorta di ipocrisia non porterà ad una riforma – sottolinea ancora Mastella – se la politica continuerà a guardare al proprio vicino e pensa di utilizzare le vicende giudiziarie per fini personali, posso dire che alla fine non si guarirà“.
Mastella va a criticare duramente anche Nordio: “L’ho apprezzato molto come studioso e opinionista, ora come ministro no. Doveva fare la riforma sull’abuso d’ufficio e ancora una volta noi sindaci stiamo aspettando. In Aula ha fatto un discorso da editorialista e non dal ruolo che ricopre. Ho la sensazione che stiamo entrando in una fase di paura perché è sempre difficile fare scelte nel rapporto tra politica e magistratura“.
Il sindaco per spiegare meglio il concetto fa un esempio: “E’ come nel calcio. Il difensore punzecchia l’attaccante: gli pesta i piedi, sgomita, sputa e quello poi preferisce tirare indietro i piedi“.
Mastella ricorda anche che “la giustizia in Italia non funziona. A dirlo è anche l’Europa e a perderci è il sistema democrazia. Che poi vada fatta una riforma attraverso il dialogo con i magistrati non ci sono dubbi. Come il fatto che sia meglio la situazione attuale di qualunque assoggettamento esclusivo“.
“Io avevo cominciato un lavoro sul massimo di otto anni per incarico – sottolinea ancora il sindaco di Benevento – forse ho pagato anche per quello. Si tratta di una guerra punica che deve assolutamente terminare“.