Il tecnico viola pienamente soddisfatto dopo la vittoria contro la Salernitana, mai in discussione: “Bravo Beltran, finalmente si è sbloccato in campionato. Dobbiamo saper gestire i momenti”
La Fiorentina riparte: 3-0 alla Salernitana senza storia, strada già spianata nel primo tempo grazie al calcio di rigore di Beltran (al primo timbro in campionato) e al destro di Sottil, poi risultato definito nella ripresa grazie al solito Bonaventura, in forma (e formato) Nazionale.
Vincenzo Italiano s’è detto soddisfatto al massimo nelle interviste postpartita: “I ragazzi sono stati bravi, abbiamo avuto un grande approccio, serve questa concentrazione ogni volta. In Serie A dovevamo tornare a pedalare e a fare i punti. La prestazione è ottima, abbiamo segnato con l’attaccante e con gli esterni. Non era facile vista la gara disputata giovedì sera, abbiamo avuto poco tempo per prepararla. Abbiamo fatto bene tutto, dalla rifinitura e alla conclusione, concedendo poco alla Salernitana, le abbiamo lasciato spazio soltanto a inizio secondo tempo”.
“Bravo Beltran, non solo per il rigore”
La Fiorentina, aspettando il big match tra Napoli e Inter, è quinta in classifica a -1 dai campioni d’Italia: “Siamo stati una squadra matura, vera. La classifica ci imponeva di fare una partita di alto livello, i miei calciatori l’hanno interpretata nel modo migliore. Beltran? Oltre al rigore, ha lavorato bene. Ha legato il gioco, permesso alla squadra di guadagnare metri, sopratutto nel primo tempo è stato bravo. Fare gol aiuta, questo è stato il suo primo in campionato. È un ragazzo un po’ timido ancora, molto umile e chiuso, deve iniziare a crescere da questo punto di vista. Il gruppo gli vuole bene, la società lo stima, l’allenatore gli dà fiducia. Arriva da un altro calcio e un altro continente, le abitudini sono diverse, oggi ha fatto vedere il suo valore”.
Gli hanno chiesto delle pressioni con cui si deve convivere a Firenze: “La pressione ce l’abbiamo tutti. L’allenatore, i calciatori, la società. Viviamo per queste pressioni, dobbiamo affrontarle e gestirle nel modo giusto, non ci si deve abbattere e si deve combattere con orgoglio. Poi un tecnico, quando si spinge forte in allenamento, non lascia indietro nessuno”. Sul rapporto con la tifoseria: “Questo stadio spinge forte, ci dà una mano e trascina. In casa dobbiamo far valere il nostro dodicesimo uomo in campo, la carica che arriva dagli spalti. Vogliamo giocare sempre con questo clima infuocato, tutti insieme possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversario”.