Federica Brancaccio, presidente Ance, in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ si sofferma sul Superbonus e lancia un allarme importante al governo.
Il governo ha deciso di dire addio al Superbonus e dall’Ance arriva un nuovo allarme. “Fallimenti, contenziosi e ammortizzatori sociali oltre che perdita di fiducia – sottolinea in un’intervista a Il Sole 24 Ore Federica Brancaccio – la mancata proroga ha un costo, che penso sia il tema più importante di questa fase“.
“Il rischio dei maggiori contenziosi riguardano i condomini delle periferie – aggiunge il presidente dell’Ance – adesso loro rischiano di restare a metà perché non tutti i proprietari avranno la disponibilità di investire per cercare di concludere i lavori. Questo significa che ci saranno contenziosi enormi tra imprese e palazzi e c’è un aggravante. Dove i lavori sono a metà l’agenzia delle Entrate sarà legittimata a recuperare le agevolazioni già incassate dai privati con i primi”.
La Brancaccio parla anche di “una possibile riforma delle agevolazioni fiscali per ordinare meglio questo settore e ci auguriamo che tutto questo possa esserci. Ma chiedo anche chi potrà crederci dopo tutto quello che stava accadendo“.
L’Ance, comunque, è pronto a chiedere la proroga del Superbonus. “Lo faremo fino all’ultimo giorno utile – spiega ancora il presidente dell’associazione – sono convinta che la serietà imponga un intervento di questo tipo per risolvere un problema che interessa più di 30mila condomini. Ripeto che deve trattarsi di una breve proroga dei cantieri che sono già in stato avanzato, in modo da consentire un’uscita ordinata da una fase non facile. Di certo non è nostra intenzione di agevolare chi ha iniziato i lavori in questi ultimi giorni e siamo pronti a trovare una condizione migliore per non pesare troppo sui conti del prossimo anno. Inoltre va evitata anche la corsa per chiudere il prima possibile i cantieri perché si mette a rischio la salute dei lavoratori“.