DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 61 di conflitto
61mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
Queste le parole del premier israeliano, Benjamin Netanyahu: “La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo“.
Il governo francese ha annunciato l’invio di ulteriori aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza, consistenti in 600 tonnellate di prodotti alimentari. Il tutto verrà spedito in via mare.
Le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres: “La mia speranza è che l’ordine pubblico crolli presto completamente a causa delle condizioni disperate di Gaza”.
Un altro ospedale a Gaza è sul punto di chiudere. Lo ha scritto su X l’Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite.
Il presidente turco, Erdogan, contro il premier israeliano Benjamin Netayahu: “Prima o poi pagherà per i crimini di guerra che ha commesso“.
Arrivano le parole da parte del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: “Siamo pronti ad ospitare la conferenza pace con il Qatar”.
L’esercito israeliano è entrato a Khan Yunis ed ha circondato le case dei leader di Hamas.
Sono 82 i soldati israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva lanciata all’interno della Striscia di Gaza per sconfiggere Hamas.
Queste le parole del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: “La Striscia di Gaza va smilitarizzata e solo l’esercito israeliano può garantirlo”.
Allagare con acqua di mare i tunnel di Hamas a Gaza potrebbe essere “una buona idea”. Lo ha detto il capo di stato maggiore delle forze israeliane, il generale Herzi Halevi.
Queste le parole del presidente americano, Joe Biden: “Vorrei essere chiarissimo: il rifiuto di Hamas di rilasciare le restanti giovani donne è ciò che ha rotto l’accordo e posto fine alla pausa nei combattimenti. Tutti coloro che sono ancora tenuti in ostaggio da Hamas devono essere restituiti immediatamente alle loro famiglie. Non ci fermeremo”.
Furia da parte del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyhau: “Non sento le proteste per via degli stupri commessi da Hamas nei confronti delle donne”.
Hamas ha fatto sapere che non ci sarà nessuna operazione di rilascio degli ostaggi fino a quando non cesseranno le aggressioni da parte di Israele.