Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, in esclusiva ai nostri microfoni sul salario minimo: “Da parte nostra nessuna pirateria democratica”.
“La priorità del Governo è combattere il salario povero. È per questo che abbiamo rafforzato la contrattazione collettiva, abbiamo stanziato 14 miliardi di euro per aumentare gli stipendi e diminuire la pressione fiscale sul lavoro e abbiamo chiesto al Governo di intervenire dove ci sono sacche di salario povero. Questi sono fatti, mentre il salario minimo è una risposta sbagliata e demagogica ad un problema reale“. Così il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi, col quale abbiamo insistito sul primo reale scontro politico tra governo e opposizioni.
Onorevole Lupi, nelle ultime 24 ore si è consumata una battaglia abbastanza dura sul salario minimo.
“Io l’ho detto con chiarezza anche ieri in Aula: nessuna pirateria democratica, nessun affronto alle opposizioni. Ci sono due strade diverse per combattere un obiettivo comune che è il salario povero: quella proposta dall’opposizione che è il salario minimo e quella che noi abbiamo voluto con la proposta di legge approvata dalla Camera. Si tratta di rafforzare la contrattazione collettiva e, laddove ci sia la necessità, chiedere al governo di intervenire per salari troppo bassi“.
Prima vera prova contro le opposizioni, che si sono ricompattate sul salario minimo. In vista delle Europee, è un banco di prova sia per loro che per voi.
“Nella democrazia il popolo è sovrano e saranno gli elettori se la strada che il centrodestra ha intrapreso, anche per dare una risposta ai salari troppo bassi, è quella giusta o no. E’ la prima volta che l’opposizione presenta una proposta. Ma, come detto ieri, non è che ognuno di noi ha il diritto a dire la mia è la proposta più giusta. Decidono gli italiani a cui spetta governare. E siccome a noi ci è stata data la possibilità di farlo, abbiamo seguito questa strada che credo che darà risultati. E i primi riscontri si vedono: abbiamo fatto il record di occupazione, l’inflazione sta diminuendo. Mi sembra che i segnali per guardare con fiducia al futuro ci siano“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani