In diretta dalla Camera dei deputati la giornata politica di oggi: salario minimo, Metsola a Palazzo Chigi e le ultime novità, attraverso il racconto dei protagonisti.
Si torna a Montecitorio per discutere di salario minimo. Chiusa la caotica giornata di ieri, l’esame della proposta di legge è ripreso oggi, dalle 09:45, con le dichiarazioni di voto e il voto conclusivo del provvedimento. Solo che ormai le opposizioni che avevano spinto per il testo hanno ritirato la propria firma: scomparso il riferimento a una retribuzione di 9 euro all’ora (lordi), comparsa una delega al governo per un’equa retribuzione.
Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani
“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, nel quadro della sua missione nel Sud Italia. Il cordiale incontro è stato l’occasione per fare il punto sui principali dossier dell’attualità internazionale ed europea. Ucraina e Medio Oriente, ma anche migrazione, allargamento dell’Unione Europea, revisione del Quadro Finanziato Pluriennale Ue e Sicurezza e Difesa in vista del Vertice UE Balcani del 13 dicembre e del Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre 2023“, lo dice una nota di Palazzo Chigi.
Le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sulla Via della Seta.
Il salario minimo, ma soprattutto le alleanze in Europa. Questo infatti il tema più caro alla Lega di Salvini. “Stiamo cercando di replicare il modello Berlusconi nelle elezioni del 1994… speriamo che Tajani si ricordi e pensi ad unire il centrodestra“. Lo ha detto in esclusiva ai nostri microfoni Andrea Crippa deputato e vicesegretario Lega.
La “nuova” polmonite batterica proveniente dalla Cina, i dati Covid in risalita, la campagna vaccinale lanciata in “ritardo e colpevolmente dal nostro governo“. Andrea Crisanti, senatore della Repubblica e microbiologo, risponde in esclusiva alle nostre domande.
Le parole del capogruppo alla Camera per Forza Italia Paolo Barelli sul salario minimo.
La segretaria del Pd nell’Aula della Camera: “Al governo Meloni sta bene il lavoro povero“.
“La priorità del Governo è combattere il salario povero. È per questo che abbiamo rafforzato la contrattazione collettiva, abbiamo stanziato 14 miliardi di euro per aumentare gli stipendi e diminuire la pressione fiscale sul lavoro e abbiamo chiesto al Governo di intervenire dove ci sono sacche di salario povero. Questi sono fatti, mentre il salario minimo è una risposta sbagliata e demagogica ad un problema reale“. Così il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi, col quale abbiamo insistito sul primo reale scontro politico tra governo e opposizioni.
Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, a Palazzo Chigi.
Dopo la bagarre di ieri, via libera dell’Aula della Camera al maxi emendamento che affossa i 9 euro chiesti dalle opposizioni e delega al governo di trovare un meccanismo sostitutivo per “retribuzioni eque”. I voti a favore sono stati 153, 118 i contrari, 3 gli astenuti. Il testo va al Senato. Durante la votazione l’opposizione ha urlato in coro “vergogna, vergogna” ed esposto cartelli. Notizie.com ha raccolto il parere del segretario nazionale di + Europa Riccardo Magi.
Alla Camera il M5s ha inscenato una protesta sul salario minimo.
“Sul salario minimo sono stupita dalla posizione di alcuni sindacati, che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e poi accettano contratti con poco più di cinque euro all’ora“, lo ha detto il premier Meloni ai microfoni di RTL 102.5.
Le parole del deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo sul salario minimo.