Sanità, in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Tanti i temi affrontati, in primis quello relativo alla pensione dei medici
Importanti temi quelli che sono stati affrontati direttamente da Orazio Schillaci in una lunga intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. L’attuale ministro della Salute ha voluto fare chiarezza in merito alla pensione dei medici ed altri argomenti. Proprio come quello dello sciopero dei medici che è andato in porto nella giornata di ieri e solamente per 24 ore. Questo è stato il suo commento a riguardo: “Indicatemi una sola volta in cui i medici siano rimasti soddisfatti. Siamo sulla strada giusta.
Continuano a chiedere più fondi e li abbiamo aumentati, stipendi più alti e i rinnovi contrattuali prevedono consistenti aumenti in busta paga”. Una categoria, come quella del personale sanitario, che vive una vita “sotto pressione”. Il governo, allo stesso tempo, sta seriamente pensando ad un taglio delle pensioni: “Ci siamo impegnati a correggere. Nel maxiemendamento che sta per essere presentato in Senato la norma viene grandemente mitigata”.
Anche se, dall’altra parte, l’obiettivo degli operatori sanitari è quello di ottenere uno stralcio. Su questo, però, Schillaci è stato fin troppo chiaro ed ha rifiutato la proposta: “Quello non si può avere per motivi tecnici. Col ministro Giancarlo Giorgetti abbiamo concordato che siano salvaguardati medici e infermieri dipendenti che vanno in pensione col trattamento di vecchiaia e quelli che hanno maturato requisiti per l’assegno di anzianità entro l’entrata in vigore della legge di Bilancio 2024”.
Le novità, inoltre, non sono affatto finite qui: “Abbiamo chiesto che una parte dei fondi per il rinnovo dei contratti collettivi del personale sanitario (pari a 300-400 milioni dei 2,4 miliardi stanziati) sia corrisposto in anticipo a titolo di incremento dell’indennità di specificità”. Una proposta che non soddisfa del tutto il personale che continua a chiedere decisamente di più. Una richiesta che non può essere accontentata del tutto.
Su questo Schillaci ha ribadito: “Più di così? Parliamo di 3 miliardi, quelli messi in bilancio per il 2024 e i 2,3 della legge 2023, in tutto 5,3. Non mi si venga a dire che il governo vuole depotenziare la sanità pubblica“. Si tende ad incrementare le risorse per aumentare gli stipendi: “Piuttosto siano rapidi nella trattativa per il rinnovo del contratto. Dipende da loro. Li vedo sempre divisi. Anche perché l’Intersindacale non ha scioperato”.
Sul fatto che medici ed infermieri vanno via dall’Italia per scappare e lavorare all’estero aggiunge: “Stiamo lavorando col Mef per togliere il vincolo al tetto di spesa per le assunzioni di personale. Non tutte le Regioni hanno raggiunto il tetto già disponibile. Alcuni non garantiscono le prestazioni dovute al cittadino. Gli operatori potranno guadagnare di più grazie all’aumento delle tariffe delle ore extra turno. In totale 2.000 euro al mese per un medico e 1.200 per un infermiere. Non mi sembra poco, soprattutto in questi tempi“.