Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro, in un’intervista a ‘Il Messaggero’ si sofferma sul tema lavoro in Italia e sulle misure che il governo vuole mettere in campo.
Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro ed esponente di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Il Messaggero conferma che in Italia si st per “aprire una nuova fase di sostegno attivo all’inclusione lavorativa, ma anche di integrazione sociale fondamentale per rilanciare i territori a più alto rischio di devianze e povertà educativa“.
“Dove esiste una povertà economica, c’è sempre un alto rischio sociale – continua la Bellucci – per questo motivo noi crediamo molto nel binomio politiche sociali-lavoro. E’ anche in ragione di ciò, sarà determinante la collaborazione con tutte le amministrazioni pubblica. Oggi possiamo dire con forza una cosa: l’Adi avvicina la Repubblica alle persone più fragili e di sistema. Una grande sfida di cambiamento“.
Bellucci sul Reddito di cittadinanza
Il viceministro del Lavoro conferma che per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza “il cambiamento è già partito. La modifica radicale riguarda principalmente la modalità della partecipazione da parte del destinatario delle misure di sostegno del reddito che è chiamato ad una fattiva attuazione“.
“L’assistenzialismo non ha sicuramente aiutato e sostenuto l’ingresso del lavoro – spiega ancora la Bellucci – ma ha creato solamente distorsione, spesso favorendo il sommerso nei territori più a rischio per criminalità. Noi come governo ci siamo assunti la responsabilità di voltare pagina“.
“Il nuovo strumento coinvolge Comuni e Regioni”
La Bellucci sottolinea come “il nuovo strumento coinvolge di più Comuni e Regioni. Si tratta di un percorso dove viene riservata particolare attenzione agli interventi che possono consentire ai componenti più giovani dei nuclei familiari in difficoltà di non restare intrappolati. I territori, le istituzioni, ma anche il mondo dell’associazionismo e del Terzo settore, vivranno un nuovo protagonismo“.