Il 7 dicembre per Milano e gli amanti della lirica non è un giorno qualsiasi: anche quest’anno, con qualche polemica, la Scala ha avuto la sua Prima.
E’ stata la sera della Prima della Scala. Come ogni anno, il 7 dicembre il teatro di Milano apre le danze con un appuntamento tanto atteso non solo dagli amanti della lirica. In questo 2023 si è deciso di mandare in scena Don Carlo di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Chailly.
Una serata che si è conclusa con 13 minuti di applausi nonostante qualche difficoltà. Tra queste, come riportato da TgCom24, il malore che ha colpito il basso Michele Pertusi durante la sua esibizione. Nonostante questo, l’artista ha proseguito la sua performance. Per lui tanti applausi dal pubblico e diverse parole di incoraggiamento.
Naturalmente non sono mancate assolutamente le polemiche. In questo caso ad aprire la discussione è stato un presunto urlo contro il fascismo in sala. “Opera bellissima – il commento di Matteo Salvini all’intervallo – poi e uno va a fischiare gli Ambrogini o a sbraitare alla Scala ha un problema. Si trova nel posto sbagliato. Qui si ascolta, non si urla“.
Sul possibile urlo è intervenuto anche il presidente La Russa, che ai giornalisti ha detto di non avere udito l’urlo. Ma di certo anche nelle prossime ore su quanto successo non mancheranno le polemiche.
Serata speciale anche per Liliana Segre. La donna si è seduta nel palco reale, il luogo dove solitamente si trova il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al suo fianco il sindaco di Milano Sala e il presidente La Russa.
L’altra grande novità di questa edizione sono sicuramente gli abiti rossi contro la violenza sulle donne. Un messaggio che alcuni ospiti hanno voluto mandare. Tra loro anche Sabina Negri, drammaturga, che ha tirato un mazzo di chiavi e fatto rumore proprio per ricordare Giulia Cecchettin.