Maria Assunta Piscitelli si rivolge al Ministro della Giustizia e mette in risalto alcuni gravi aspetti della burocrazia e lo strano iter che segue la giustizia italiana
La fuga di Dorian Petoku, un “narcos” di nazionalità albanese che secondo i magistrati riforniva di droga l’organizzazione di Fabrizio Piscitelli noto come Diabolik, condannato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Roma “Grande Raccordo Anulare” a 12 anni di carcere, e fuggito dalla comunità di recupero di Nola, vicino Napoli, dove stava scontando la sua condanna e dove era stato trasferito dall’autorità giudiziaria nonostante i pareri contrari della procura capitolina, sta creando parecchio rumore e fastidio a Piazzale Clodio, e non solo. Ma sono soprattutto i familiari di Fabrizio Piscitelli ad essere allarmati da questa situazione. E la mamma di Fabrizio Piscitelli, Maria Assunta, ha voluto rivolgersi con una lettera al Ministro della Giustizia Nordio, diffusa dall’Adnkronos: “Sono un’anziana madre addolorata che aspetta da oltre quattro anni che si faccia luce sui mandanti dell’omicidio di mio figlio Fabrizio ucciso il 7 agosto 2019. Esecuzione avvenuta al parco degli Acquedotti in piena estate e sotto gli occhi di tutti i presenti, bambini inclusi. Le diverse scelte di mio figlio, che sono andate ben oltre i dettami educativi della famiglia, non mi impediscono di scriverle e di rappresentarle tutto il mio sdegno in merito alla fuga di un tale albanese Dorian Petoku di cui poco importa che rapporti avesse con mio figlio”.
I familiari di Piscitelli, soprattutto la mamma Maria Assunta non si dà pace per quello che sta accadendo attorno alla storia di suo figlio e soprattutto per come si stanno svolgendo le indagini e tutto quello che non è stato fatto da anni, anche per questo, la madre scrive al Ministro Nordio, sperando che ci siano risposte, anche perché gli interrogativi che solleva sono abbastanza inquietanti: “Trovo allarmante invece sapere che questo soggetto dopo i faticosi tentativi per ottenere l’estradizione dall’Albania abbia ottenuto da un giudice il collocamento in comunità con dotazione del braccialetto per scontare i suoi 12 anni”. Lo scrive, a quante apprende l’Adnkronos, in una lettera rivolta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo la notizia della fuga dell’albanese Dorian Petoku dalla comunità di recupero dove era stato trasferito dall’autorità giudiziaria nonostante i pareri contrari della procura capitolina, la madre di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik, ucciso al parco degli Acquedotti di Roma il 7 agosto del 2019″.