L’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove ha voluto fare alcune precisazioni sul passato ed anche futuro
Inutile ribadirlo: attualmente è uno dei migliori direttori sportivi svincolati di lusso. Dopo quasi 20 anni trascorsi alla Lazio (sia come calciatore ma soprattutto come dirigente) Igli Tare si sta godendo questo periodo di “vacanza”. Anche se utilizzare questo termine è un parolone visto che si tiene costantemente aggiornato su quello che succede nel mondo del calcio. Il suo obiettivo, infatti, è quello di non farsi trovare impreparato. Nel corso di una intervista al ‘Corriere della Sera‘ ha raccontato un bel po’ di retroscena.
Viaggia molto in questo periodo, alla ricerca sempre di nuovi talenti e magari “rubare” il mestiere da qualche club. Sulle strutture in Italia ha precisato: “La scuola calcistica non si discute. Anche se a livello organizzativo siamo indietro anni luce. Bisogna capire le difficoltà delle famiglie, i sacrifici. Una grande società di calcio deve lavorare su questo. Così possono nascere campioni. Fortuna che ci sono gli Europei del 2030. Non solo costruzione degli stadi, ma servono le infrastrutture che fanno grande un club, in primis dal settore giovanile“.
Lazio, Tare precisa: “Non sono andato via per colpa di Sarri”
Una delle domande che i tifosi della Lazio si stanno ponendo è se Igli Tare fosse andato via dalla Lazio per colpa di Maurizio Sarri. Il ds albanese ha risposto chiaramente ed ha smentito tutte le voci che stanno circolando da alcuni mesi: “Assolutamente no. È stato scritto tanto su questo punto, ma non è così. Ho parlato con Lotito: dopo 18 anni era arrivato il momento di salutarci. La Lazio è nel mio cuore. Ma avevo bisogno di guardarmi intorno, studiare, conoscere altre realtà“.
Su Sarri come persona fa sapere: “E’ un integralista. Vuole fare le cose a modo suo. Chi lo prende sa bene che non lo può cambiare. Io non ci ho mai litigato, ma non è facile. Lotito gli somiglia: un presidente dal carattere fortissimo. A volte ho fatto da parafulmine. Sarri non c’entra“. Sulla Lazio attuale: “E’ agli ottavi di Champions con un turno di anticipo. Con i nuovi acquisti ci vuole pazienza. Devono inserirsi”.