L’ex difensore inglese non fa sconti a nessuno: le sue parole sessiste e irrispettose hanno fatto enorme scalpore in Inghilterra
Tiene ancora banco la questione legata alle dichiarazioni di Joey Barton contro il calcio femminile e non solo. Si è trattato di una vera e propria invettiva dell’ex difensore inglese, che nelle ultime settimane è andato avanti senza freni. Tra tweet polemici e presenze discutibili in televisione, uno dei calciatori più contestati e discussi della Premier League ha rilasciato un pensiero durissimo sullo sport per le donne, e sulla loro posizione, che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi.
Continuano a far discutere le sue frasi, che hanno scatenato tantissime critiche da parte della stampa inglese. In particolare, è indignato dalla presenza di così tante figure femminili in televisione all’interno dei programmi sportivi. A tal proposito, ha detto: “Troppe donne in tv per la copertura dei match di calcio maschile”. Un commento assolutamente irrispettoso e sessista, come sostenuto dai media nazionali. Non finisce qui, però, perché l’allenatore 41enne è tornato a battere su questo argomento in un’intervista con Piers Morgan.
Queste le sue parole: “Non voglio vedere il sessismo nel calcio, ma se non discutiamo adeguatamente di questo problema, la situazione non potrà che peggiorare e rovinare l’esperienza di guardare il calcio maschile di alto livello. È la mancanza di meritocrazia che genera il sessismo, servono persone qualificate per occupare certe posizioni. Tutti hanno il diritto di commentare: posso parlare di calcio, posso parlare di taekwondo, ma è una questione di credibilità e standard giornalistici, piuttosto che di simbolismo”. Un pensiero secco e deciso, anche troppo. E ora Barton rischia moltissimo: è ormai nell’occhio del ciclone per quanto ha affermato, in un periodo storico in cui è fondamentale il rispetto del ruolo degli uomini e delle donne.
La carriera dell’ex difensore è stata da sempre costellata di eventi ed episodi poco carini e rispettosi. Riecheggiano le parole di qualche anno fa in telecronaca di Massimo Marianella, che lo definì “un criminale” dopo l’ennesimo intervento duro e l’espulsione in un match contro il Manchester City. L’ex QPR è da sempre riconosciuto come un giocatore poco elegante, cattivo e a tratti violento. Lo stesso sembra valere fuori dal campo, a parole, dove non ha lasciato scampo a tutto il mondo del calcio e del giornalismo femminile, che è in continua evoluzione da diverso tempo.