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Esteri

Yonatan Shay: “Questa è la nostra terra e da 3000 anni”

Published by
Daniele Magliocchetti

Parla il leader principale del movimento sionista, colono di Hebron che non ne può più: “A Gaza muoiono solo i terroristi…”

Una guerra che non finisce mai. Che durerà all’infinito, anche se Israele sta facendo di tutto per portare avanti una battaglia radicale per sradicare una volta per tutte Hamas e tutti quelli che lo seguono. Per questo chi è di religione ebraica esorta ad andare avanti, poi ci sono quelli integralisti che non guardano in faccia nessun palestinese, chi invece cerca di riflettere. Poi c’è Yonatan Shay, colono di Hebron, ma più specificatamente, il direttore dell’ufficio di pubbliche relazioni di Im Tirtzu, il più grande movimento sionista in Israele. Shay è anche il leader di un movimento sionista e promuove i “valori del sionismo nella società israeliana e formare una nuova generazione di dirigenti statali: costruire un’elite sionista”.

Un momento in cui le truppe israeliane attuano la strategia militare (Ansa Notizie.com)

Il quotidiano La Stampa ha avuto la possibilità di incontrare ad Im Tirtzu Yonatan Shay, che lui stesso dà una definizione di “colono” sottolineando che “ogni israeliano è un colono perché essere coloni è un imperativo per rispondere alla volontà di Dio. Quindi tutti sono coloni, anche le persone a Tel Aviv e Haifa e Beer Shiva. Siamo coloni nella Terra Santa. Questa parte della Giudea e della Samaria (i coloni si riferiscono alla Cisgiordania come Giudea e Samaria), Hebron e anche Gerusalemme, la capitale della Giudea, sono il vero Israele. Il vero Israele è la Giudea e la Samaria. Come lo chiamate voi nei media occidentali? Cisgiordania?“.

“La Cisgiordania è la Samaria e la Giudea e sono nostre, è la terra di Dio”

Il leader e Primo Ministro d’Israele Bibi Netanyahu (Ansa Notizie.com)

Talmente radicali che quella che tutti comunemente chiamano Cisgiordania, per Shay non è esattamente così. “Voi la chiamare così, io no, e come me la maggior parte degli israeliani, la chiamiamo Giudea e Samaria, è importante colonizzare questa terra e fare sì che sempre più ebrei occupino questa zona, per la nostra sicurezza e per il futuro, perché fa parte del nostro rapporto con Dio“. Ed è probabilmente qui che nasce gran parte del problema del Medio Oriente ed è qui che si dovrebbe partire e trovare una sinergia per i famosi “Due Stati“, ma se il ragionamento è questo, sarà sempre più complicato venirne a capo.

Ma è anche vero che nella stessa Hebron ci sono check-point, e gente palestinese che non ha alcuna libertà di muoversi come vorrebbe e desidererebbe, tanti infatti sono stati anche costretti ad andre via perché le loro case sono state distrutte e abbattute, ma Yonatan Shay è categorico: “I palestinesi vogliono farci passare per conquistatori, come persone che stanno operando un regime di segregazione. Se demoliscono le case a Sud delle colline di Hebron, forse queste case non avevano le giuste autorizzazioni. Se non li ricevono è un problema loro. Se costruisci senza avere i permessi ti demoliranno la casa sicuramente“.

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Daniele Magliocchetti