Il presidente dell’importante Council on Foreign Relations appare ottimista: “L’Europa stia tranquilla faremo quello che va fatto”
Una resistenza che sta diventando stucchevole. Da quasi due anni, ovvero dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, gli Stati Uniti non hanno ai abbandonato gli ucraini, risultando essere, insieme all’Europa, la naziona che più ha aiutato economicamente lo stato ucraino. Ora da qualche tempo, il Congresso, più esplicitamente, una parte dei repubblicani si sta mettendo di traverso davanti agli ennesimi aiuti economici che sta preparando Biden. E tanti si stanno chiedendo se gli americani possano smettere di aiutare l’Ucraina. A questa domanda risponde Michael Froman, il presidente del Council on Foreign Relations (CFR) che al CorSera dichiara: “Il nostro sistema politico è tale in questo momento che nonostante ci sia una forte maggioranza a favore degli aiuti sia nell’opinione pubblica che nei due partiti al Congresso, è difficile approvare una legge, per via di una piccola minoranza, delle vulnerabilità dello speaker della Camera…“.
Per Michael Froman, appena approdato al CFR, non è una situazione semplice quella da gestire, ma è lì anche per questo, per far capire a quei senatori e deputati americani repubblicani che aiutare gli ucraini è una cosa importante, soprattutto in chiave Nato e dal punto di vista geopolitico. Non esistono controversie politiche su una cosa del genere, non ci possono essere ed è per questo che cerca di spiegare la situazione: “Penso che sia importante avere un dialogo con i nostri amici all’estero e far capire che l’America appoggia ancora l’Ucraina. Dobbiamo lavorare attraverso questi processi politici e penso che alla fine ci riusciremo“.
“E’ il contesto internazionale più complesso degli ultimi 75 anni”
Non è sicuramente una situazione facile, anche perché alla fine gli aiuti all’Ucraina verranno sbloccati in qualche modo, tanto che pure lo stesso Froman avverte: “Se Biden ha ragione che gli aiuti arriveranno? Penso di sì“. Ma ora e poco più avanti andrà in questo modo, con Froman che pensa di aiutare a sbloccare la situazione entro la fine dell’anno, ma poi? Che succederà tra qualche mese o settimana, qualora l’Ucraina avesse bisogno di altre risorse, come armi o soldi? L’idea i andare avanti in questa situazione con le elezioni presidenziali alle porte non è facile.
E da questo punto di vista Froman, che di esperienza ne ha davvero tanto, considerato che ha curato per lunghi tratti la politica estera del governo Obama, afferma: “Stiamo affrontando forse il contesto internazionale più complesso da 75 anni a questa parte. La Guerra fredda è durata 40 anni, il post-Guerra fredda altri 30 e siamo in un nuovo periodo ancora da definire. Ciò rende importante portare un’analisi indipendente e non di parte basata sui fatti. Dedichiamo molte risorse a Russia, Ucraina e Medio Oriente”