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Cronaca

Migranti, guai per Casarini: altro che salvataggi

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Cristiano

Migranti, guai per Luca Casarini: altro che salvataggi o altro. Gli ultimi aggiornamenti in merito a questa vicenda che lo vede protagonista

Continua il lavoro da parte degli inquirenti di Ragusa in merito alla vicenda che vede come protagonista l’attivista Luca Casarini. Non si tratterebbe di una missione di salvataggio di migranti in mare, ma un intervento su commissione. Invece era stato raccontato come un “soccorso urgente”. Bisogna tornare indietro di più di tre anni. Precisamente l’11 settembre del 2020 quando la nave dell’Ong Mediterranea, con a capo lo stesso Casarini, raggiunge la Maersk Etienne.

Luca Casarini (Ansa Foto) Notizie.com

Ovvero la petroliera danese che in quel momento aveva a bordo, da 38 giorni, 27 migranti. L’obiettivo era cercare, quanto prima, un porto a Malta. I finanzieri si sono occupati delle indagini. Per loro non ci sono dubbi: la prima ipotesi è il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina contestato proprio a Casarini. Non era l’unico visto che il dito è stato puntato contro anche al capo missione Giuseppe Caccia e ad altre tre persone.

Migranti, altro che salvataggi: nei guai non solo Casarini

Ai media erano arrivate voci che si trattasse di una normale “operazione di salvataggio“. Con il passare del tempo, però, sono uscite fuori alcune conversazioni avvenute tra Caccia e l’associazione degli armatori danesi. L’ipotesi è che in queste telefonate la Maersk abbia potuto allertare Mare Jonio “con la prospettazione di una cospicua ricompensa pecuniaria»”. Due mesi dopo, però, l’arrivo di un bonifico dal valore di 125mila euro. Da parte della società danese alla Idra Shipping. Gli accusati negano tutto questo.

Luca Casarini (Ansa Foto) Notizie.com

Poi arriva l’annuncio dell’Ong sempre quell’11 settembre: “Questa notte la Mare Jonio ha ricevuto un’urgente richiesta di assistenza da parte di Maersk Etienne. La Mare Jonio si è diretta verso la Maersk Etienne, alle 8.30 l’equipe medico sanitaria l’ha raggiunta. Alle 9 abbiamo iniziato un primo check delle condizioni di salute fisica e psicologica“. Non per gli inquirenti che pensano ad un accordo con i dirigenti della compagnia Maersk.

Dubbi anche su un messaggio di Caccia e Casarini al presidente di Idra, Alessandro Metz: “Siamo stati direttamente contattati dall’associazione degli armatori danesi e dalla stessa Compagnia. Appena partiti ci sarà inviata una richiesta di assistenza“. Per i finanzieri non ci sono dubbi: gli indagati avrebbero “precostituito una situazione emergenziale sanitaria“.

Gli audio non sono finiti qui. Uno di questi, inviato proprio a Metz, recita così: “Jason (soccorritore) è super incazzato, mi ha scritto che non era per niente d’accordo a fare questa cosa, perché lui voleva ovviamente fare un salvataggio“. Il giorno dopo il medico a bordo di Mare Jonio, ottiene una evacuazione medica di emergenza per una donna in presunto stato di gravidanza. Dal verbale, però, è uscito fuori che la donna non aspettava alcun bambino. Le sue condizioni erano buone ed è stata dimessa.

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