Il fondatore di Limes spiega a La Stampa la sua opinione sul futuro dell’Ucraina e di quello che potrebbe essere lo scenario
Uno scenario di guerra cambia giorno dopo giorno. In Ucraina la situazione si fa sempre più incandescente, nonostante l’attenzione del mondo, da quella che era prima, adesso è un po’ cambiata per via di quello che sta accadendo in Israele, ma questo nuovo scenario arrivato con l’avvio dell’adesione all Ue per gli ucraina, cambia di nuovo le cose. “Il via libera del Consiglio europeo ai negoziati per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue aiuta a guardare oltre, ma da qui a immaginare un vero ruolo dell’Europa ce ne corre. Certo se questo non ci sarà creeremo un buco nero di dimensioni epocali“, le parole di Lucio Caracciolo direttore e fondatore della rivista di geopolitica Limes che ha avuto un grande exploit mentre parla al quotidiano La Stampa.
L’Economist ultimamente sta diffondendo dati e previsioni che preoccupano anche perché, dopo tutto quello che è successo in questi due anni quasi, sostiene che in Ucraina alla fine la spunterà Putin e per Caracciolo le cose non sono così lontano da quanto dice il giornale inglese. “Se vince Putin alla fine? Di sicuro perde Zelensky e più di lui l’Ucraina, che non recupererà i territori e sarà uno stato fallito. Ha perso un terzo degli abitanti, molti dei quali rifugiati che non torneranno. È dipendente da Usa e Ue, e questo avrà dei costi politici ed economici soprattutto per l’Europa visto il disimpegno americano. La ricostruzione è stimata dalla Banca mondiale 500 miliardi di dollari”.
Caracciolo è attento a quello che succede in Ucraina anche perché lo scenario potrebbe cambiare ed è interessante vedere quello che succede a livello globale, tanto che il direttore di Limes ha una teoria a tal proposito, piuttosto lungimirante: “La situazione volge a favore della Cina, perché la Russia recupera territori tra cui la Crimea, ma il Paese del Dragone diventa più influente sull’ex impero sovietico. Questa guerra era evitabile dagli Usa, che a partire dai primi anni 2000 hanno finanziato forze antirusse in Ucraina. I neocon, ben rappresentati al Dipartimento di stato da Blinken, hanno scommesso sull’Ucraina nella Nato e sulla caduta di Putin”.
Gli Usa hanno fatto un gioco rischioso e alla fine rischiano di pagarla anche a caro prezzo, con una politica che, vedendo quanto sta accadendo, non sta portando a risultati incredibili. Tutt’altro. “Gli ucraini sono stati usati dagli americani per dissanguare i russi e hanno sbagliato a rinunciare alla mediazione turca su pressione degli angloamericani. Il bilancio russo è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende da dove si guardi. Putin ha attaccato un protettorato Usa e ora tutti nel mondo sanno di poter fare altrettanto“, la chiosa di Caracciolo che non vede bene l’Ucraina.