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Cocaina in carcere per i detenuti: ecco come entrava

Published by
Daniele Magliocchetti

Sotto le festività di Natale riuscivano a fare entrare  la droga ma la polizia penitenziaria ha scoperto tutto e in modo incredibile

Pacchi di Natale con sorpresa. La droga entrava senza problemi e da tnto tempo all’interno del regime carcerario. Sorpresa e sbigottimento davanti a una situazione simile, anche perché aveva la supponenza di far entrare cocaina in carcere è stata una cosa fuori dal comune. Se ne sono accorti gli agenti della polizia penitenziaria durante un controllo antidroga nei pacchi destinati ai detenuti del carcere di Castrogno. Gli agenti quasi non ci volevano credere quando hanno trovato circa 50 grammi di cocaina all’interno dei pacchi di Natale per i detenuti.

Portavano la droga in carcere nei pacchi di Natale (Ansa Notizie.com)

La rivelazione c’è stata da parte del corpo della polizia Penitenziaria che durante un normalissimo controllo è riuscita a individuare questo quantitativo di 50 grammi di cocaina che erano ben nascosti in due contenitori di plastica che avevano al loro interno, almeno nello stato originale, crema da barba. “Questa scoperta è il risultato dello scrupolo, dell’attenzione e della professionalità degli agenti, che nonostante la carenza di personale, sono riusciti a fermare l’ennesimo tentativo di introdurre illegalmente droga nelle carceri“, ha detto il segretario generale del sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Donato Capece.

“Il problema che il 30% dei detenuti nelle carceri è tossicodipendente”

Gli agenti della Polizia Penitenziaria mentre entrano in carcere (Ansa Notizie.com)

Una scoperta che ha fatto parecchio rumore, anche perché non è da tutti introdurre droga all’interno del carcere. Un problema serio, dettato anche dalle condizioni che ci sono nelle carceri italiane, tanto che lo stesso Capece ha messo in risalto un aspetto che non è da sottovalutare per niente: “Circa il 30% dei detenuti nelle carceri italiane è tossicodipendente, e più del 20% degli stranieri detenuti ha problemi legati alla droga“.

Da non sottovalutare che la polizia penitenziaria ogni giorno porta avanti una battaglia silenziosa e quotidiana non solo per controllare ma anche e soprattutto per debellare un’incredibile e drammatica diffusione del traffico di droga all’interno del regime carcerario. Senza tralasciare il fatto che, nonostante la giustizia italiana sia da un certo punto di vista all’avanguardia perché permette di scontare all’esterno del carcere la pena per un tossicodipendente, il numero di persone che hanno problemi di droga “nelle carceri italiane resta molto elevato“. Non solo, le sostanze più comuni che vengono sequestrate sono hashish, cocaina, eroina, marijuana e perfino il subutex, una droga sintetica.

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Daniele Magliocchetti