Dopo la Champions, ecco la sfida coi biancocelesti in campionato, il padre del tecnico dell’Inter a Notizie.com: “Sarà quel che sarà, a Roma non è mai facile e per lo scudetto si andrà fino alla fine”
Il ritorno è sempre complicato, anche se succede per diverse volte. Una gara non facile per la forza della Lazio, ma anche per quello che rappresenta la Lazio per Simone Inzaghi. Una società dove è stato per 22 anni, tra giocatore e tecnico, prima nel settore giovanile e poi per cinque anni alla guida della prima squadra con la conquista di tre trofei e tante altre soddisfazioni. E chi meglio di Giancarlo Inzaghi non sa che significa per il figlio tornare nella capitale, soprattutto dopo le parole espresse qualche giorno fa nei confronti della stessa Lazio. “Ma che deve dire, mio figlio ama la Lazio, ce l’ha nel cuore adesso non è che ventidue anni si cancellano, per favore, Simone, non perché è mio figlio, ma ha dei valori e sa bene quanto debba alla società biancoceleste, come giocatore e come allenatore….“, dice con orgoglio Giancarlo Inzaghi a Notizie.com.
E tornare a Roma per uno come Simone Inzaghi non è mai semplice, “No, che non lo è perché lui è legato alla Lazio e in quello stadio sono successe tante cose, ma adesso è naturalmente concentrato sull’Inter e credo non stia facendo male. Naturale che quando entrerà, almeno all’inizio, avrà l’emozione che ha sempre quando torna, ma poi comincerà la gara e vedremo come andrà, sarà quel che sarà. Certo è tosta, la Lazio è una grande squadra, ha giocatori forti, vediamo che succede, non dico niente“.
“Rispetto a tanti allenatori, che hanno nel cuore diverse squadre, Simone ha la Lazio e ora sta all’Inter”
Papà Giancarlo non si bilancia più di tanto, anche se quando si parla di scudetto aggiunge “è tosta per il campionati, ogni partita è difficilissima, c’è una preparazione pazzesca“, poi appena si parla di favoriti ecco che sottolinea “io mi sto toccando da tutte le parti”, anche perché, quelle poche volte che va allo stadio, chi lo incontra spesso gli rilascia la fatidica frase: “Tranquillo signor Inzaghi, oggi si vince e io ogni volta sorrido educatamente, ma poi, vabbè lasciamo stare”, tanto che ribadisce “uno dei motivi perché me le vedo a casa è questo ma soprattutto perché a casa posso dire quello che voglio, infatti all’estero difficilmente me ne perdo una di trasferta, lì posso parlare tranquillamente…“.
Sulla Lazio, sul campionato e sulla Champions, il padre di Simone conferma: “Sarà emozionato e in silenzio quei due o tre minuti appena entrerà sul campo, poi si concentrerà sulla partita. Le esultanze? Perché se qualche tuo giocatore segna che deve fare? Io dico che rispetto a tanti allenatori bravi che ci sono e che hanno avuto tante squadre del cuore, Simone ha avuto solo la Lazio, ora allena l’Inter e tiene molto all’Inter, e ci mancherebbe”. Sulla Champions e il mancato primo posto, papà Giancarlo la prende con filosofia e a Notizie.com aggiunge: “Ci sono tanti che nemmeno si sono qualificati, è andata così, pazienza, ma vi dico che mio figlio Simone sa fare bene i suoi calcoli, vedremo più avanti”