Il presidente di Sinistra Europea è in Italia e partecipa a diversi convegni dove spiega il suo punto di vista su quanto accade in Europa
Diventò noto per lo slogan del suo movimento “Pane, Pace e Rose”, lui è il leader di Sinistra Europea, l’austriaco Walter Baier, che è in Italia e cerca di spiegare e analizzare il motivo per cui le destre stanno avanzando un po’ in tutta Europa che poi è anche il tema organizzato da Rifondazione Comunista assieme a Sinistra Europea nel convegno che si tiene Trieste. Un’ascesa, secondo i leader della sinistra, che darebbe ancora più spazio alla destra estrema e quella più radicalizzata. “L’ascesa della destra radicale è espressione di una crisi politica del neoliberismo. Credo che le persone abbiano “decodificato” la narrativa neoliberista ma sono disilluse, non trovano un’alternativa politica”, spiega Walter Baier al quotidiano Il Manifesto.
Per Baier le cose sono semplici da capire, per questo prova ad analizzare il momento e vorrebbe far capire alle persone che l’avanzamento della destra può significare tante cose anche e soprattutto dal punto di vista politico e culturale: “La lotta al neofascismo comporta sempre una componente morale e culturale, ma è importante espanderla nel campo degli interessi sociali ed economici. È lì che la destra può essere sconfitta. I neofascisti non sono ancora la forza trainante in Europa e la resilienza delle istituzioni democratiche dipende soprattutto dalla loro capacità di affrontare i pressanti problemi sociali delle persone: creare lavoro stabile e ben retribuito, alloggi a prezzi accessibili, pari diritti per le donne e fornire servizi pubblici accessibili”.
Fece molto rumore lo slogan politico che usava e usa tuttora Walter Baier e il suo movimento, quel “Pane, Pace e Rose” che sarà ancora visibile alle elezioni europee e lui ci crede molto, anche perché sono discorsi che fac da diverso tempo e adesso si stanno attualizzando e soprattutto verificando: “Sì, pane, pace e rose, cioè sicurezza sociale, diritti delle donne e pace: questi sono i fronti della lotta contro il neofascismo. Le guerre in Europa e nei suoi dintorni hanno spostato ancora una volta il discorso pubblico ed estremamente a destra. La guerra, la violenza e la sofferenza dei civili sono presentate dai politici e dai media come mezzi legittimi per raggiungere obiettivi geostrategici e politici. Si possono assumere posizioni diverse sui singoli conflitti, ma una cosa resta vera: la normalizzazione della violenza aiuta sempre e soprattutto il fascismo”.