La deputata del Pd parla con il quotidiano La Repubblica, rincorrendo un’unità dell’opposizione che ancora non c’è
Una mancanza che ha fatto discutere. E tanti hanno notato quando Marianna Madia l’ha sottolineato, anche perché la deputata del Pd non ha avuto paura di dirlo: “Bello che qui ci fossero tre ex premier, Gentiloni, Prodi, Letta. Però…“. E qui si è fermata per un momento, con tanti che la osservavano e attendevano e lei, la Madia, non si è fermato e ha aggiunto che sì, mancava Matteo Renzi che nel Pd è cresciuto e si è formato, per poi staccarsi e lasciare il partito. “Però mancava il quarto, Renzi”, la chiosa della deputata del Pd, che con il segretario di Italia Viva è stata due volte ministra.
L’assenza di Matteo Renzi è piuttosto normale con la nuova segretaria Schelin, soprattutto dopo i continui attacchi che il segretario di Italia Viva fa nei confronti della collega. Ma Marianna Madia insiste e non molla la presa sull’ex presidente del Consiglio che guarda da lontano e nel frattempo è andato ad Atreju dove, per sua stessa ammissioni, si è anche trovato molto bene: “Non so se va di moda dirlo in questo Paese. Io penso che questa due giorni del Pd sia stata molto interessante. È un valore che ha il Pd avere tre ex presidenti del Consiglio che parlano dell’Italia e dell’Europa del futuro. Sarebbe stata una ricchezza però avere qui anche lui, Renzi. In generale, è stato un grande peccato per lui uscire da questo partito“.
“Schlein-Renzi? Rottura sul profilo umano non politico”
E per Marianna Madia, l’ex ministro, fare a meno di Renzi nel famigerato e tanto agognato campo largo non se ne può fare a meno: “In nome di quello che noi del Pd abbiamo fatto in quegli anni, quelli del suo governo, per il Pd e per il Paese. Credo che lui abbia dei valori democratici. Che sia uno di noi“. Il riferimento è sempre e solo a Renzi che da quel punto di vista però non sembra proprio volerci sentire.
Tanti hanno notato come Schlein non l’abbia nemmeno invitato alla festa dell’Unità e nemmeno a Trieste, e secondo la Madia ci sono altri motivi su questa determinata scelta da parte della segretaria dei Dem: “Ci sono stati anni che hanno prodotto sofferenze umane. Io penso che la rottura sia nata da questo: un dato umano, non politico. Rispettabile, per carità, la politica è fatta di esseri umani e quando ci sono sofferenze queste lasciano lacerazioni che rimangono nel tempo”.