Ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Mi sembra sempre che non riesca a fare male alle avversarie. Ciro? Ero in tribuna, ho sentito qualche insulto immeritato. Più passano gli anni, più avrebbe bisogno di un aiuto”
Un altro ko in campionato, stavolta contro la capolista. C’era poco da fare e niente da regalare. La Lazio invece s’è consegnata con l’assist “perfetto” di Marusic per Lautaro, che ha sbloccato il risultato e indirizzato la partita all’Olimpico. Vola l’Inter di Inzaghi, arranca in classifica la squadra di Sarri. “Ora mi sembra prevedibile, mi dà la sensazione di non fare male alle avversarie…”, il commento di Riccardo Bonetto, ex biancoceleste nella stagione 2006-2007 e poi dal 2009 al 2011. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com.
Riccardo Bonetto, la Lazio non ha potuto nulla contro l’Inter.
“Ero allo stadio, l’ho vista dal vivo. Quella di Sarri mi è sembrata una squadra prevedibile. Ti dà la sensazione di non fare mai male alle avversarie. Nei primi 20 minuti ha creato, in casa è normale che sia così. Però bisogna iniziare a convivere con certe situazioni…”.
Cosa intendi?
“Immobile per me è un fenomeno, lo è chi fa 100 gol in Serie A, figuriamoci lui che è a quota 200. Però ora ha bisogno di essere aiutato di più. Quando uno “invecchia” perde lo spunto… Per me era più forte di Lautaro alla sua età, ma ora l’argentino arriva prima sul pallone, fisicamente e mentalmente. Ciro non va lasciato da solo lì in mezzo. Sarri deve capire cosa può servire per dargli una mano. L’anno scorso c’era Milinkovic, ora è più solo, gli inserimenti dei compagni sono leggeri”.
Sarri cosa può fare per risollevare la situazione?
“È un ottimo allenatore, non si discutono i traguardi centrati in carriera, non si allenano per caso Napoli, Chelsea e Juventus. Però dovrebbe pensare: ora cosa possiamo provare? Anche sbagliando magari, perché si può fare pure peggio, ma la Lazio ora fa troppa fatica a segnare. Poi il calcio è anche questione di vento positivo. Rovella, per esempio, non è stato premiato dai giornali, per me è stato tra i più bravi ieri. L’unica azione pericolosa nasce da una sua giocata individuale. Con quella chance poteva cambiare la partita”.
Troppo forte l’Inter?
“Una squadra molto organizzata e in fiducia, ha fatto 2 gol senza neanche spingere tantissimo. La Lazio è partita forte, poi è calata alla distanza come prevedibile”.
Da cosa dipendono le difficoltà offensive?
“Quando si gioca con il 4-3-3 devi avere dei giocatori al 100%, soprattutto il centravanti. Se Immobile è in questo momento di forma, allora meglio rischiare le due punte… Questo non vuol dire che Ciro debba essere criticato. Fino a poco tempo fa era l’idolo indiscusso, in tribuna ho sentito qualche insulto che non merita per quello che ha dato a questa maglia. Lui si è fatto un c**o così per la Lazio, dando sempre tutto. Potessero parlare, i “chilometri” delle sue gambe. Naturalmente sono tantissimi i tifosi biancocelesti che ancora lo appoggiano, parlo di quelli che ho sentito io ieri”.
Quali possono essere le ambizioni della Lazio in questo campionato?
“La Champions è complicatissima, non penso possa farcela. Quest’anno ci sono tante altre squadre, anche il Bologna si è inserito nella corsa. La Lazio però deve qualificarsi almeno per l’Europa League, giocare più serena e con maggiore entusiasmo, pensando di non aver nulla da perdere”.