La discussione sulla manovra prosegue senza sosta per arrivare il prima possibile al via libera del Parlamento. Ecco le ultime novità.
Si avvicina sempre di più l’approdo della manovra in aula al Senato. Come riportato dall’Adnkronos, in una seduta notturna la commissione di Bilancio ha dato il via libera agli emendamenti presentati dal governo. Ora gli ultimi lavori, che prevedono anche il mandato ai relatori, e poi dovrebbe esserci l’arrivo a Palazzo Madama. L’obiettivo da parte del governo è quello di chiudere la partita entro venerdì mattina.
“Vogliamo mantenere questo impegno – assicura il ministro Ciriani – molto probabilmente la discussione in Aula inizierà da domani pomeriggio, martedì 19 dicembre. Dipende comunque dalla capigruppo. In generale è stato un lavoro impegnativo e siamo riusciti a portare a casa diversi risultati. Non abbiamo compreso il dibattito e cercato di ascoltare anche le ragioni dell’opposizione“.
La novità più importante riguarda le pensioni dei medici, operatori sanitari, insegnanti, ufficiali giudiziari e dipendenti degli enti pubblici. Per loro non è previsto nessun taglio. La sanità è stata esclusa dalla decurtazione anche di quelle anticipate. Inoltre, dirigenti medici e infermieri potranno continuare a lavorare, su base volontaria, fino a 70 anni.
Confermati, invece, i costi del Ponte sullo Stretto e parte di queste risorse, nonostante le polemiche dei giorni scorsi, saranno presi dal fondo Sviluppo e Coesione in capo alle regioni. Ci sono anche i soldi destinati a forze armate e vigili del fuoco. Capitolo energia: il governo ha stabilito un budget da 100 milioni di euro per le Regioni per contrastare gli aumenti. Infine, bocciata la proposta che prevedeva lo smart working per i lavoratori fragili.
Altro tema molto delicata era la norma sulla cedolare secca degli affitti brevi. In questo caso si è deciso che l’aliquota ridotta al 21% sarà applicata ai redditi derivanti da contratti di locazione breve relativi ad una unità immobiliare, individuata dallo stesso contribuente.