Mauro Lusetti parla al Corriere della Sera e spiega la strategia con la quale è stata rilanciata un’azienda italiana a livello internazionale
Un’eccellenza italiana. Una di quelle aziende che ha attraversato il periodo nero e ne è uscita alla grande, almeno questo dicono i numeri degli ultimi tre anni, soprattutto l’ultimo, quel 2022 che ha messo in ginocchio tante aziende e tanti imprenditori. “Nonostante tutte le difficoltà è stato un anno molto positivo. Il giro d’affari sarà di circa 20,2 miliardi, con una crescita del 9%, superiore sia all’inflazione che alla media del mercato. Si conferma la nostra leadership con una quota di mercato al 15%», conferma con tono trionfalistico al CorSera, e non potrebbe essere altrimenti, il presidente di Conad Mauro Lusetti.
L’inflazione c’è stata e c’è ancora ma è anche vero che fa lievitare i fatturati, su questo ci sono pochi dubbi, tanto che c’è stato un incremento per la quantità di merce venduta e Lusetti non si nasconde anzi dice esattamente come stanno le cose: “Per merito dei prodotti con il nostro marchio: nel 2022 garantivano il 32,3% del fatturato, nel 2023 saliremo al 33,5. Tramite i prodotti a marchio aiutiamo il consumatore a trovare qualità a buon prezzo e aiutiamo lo sviluppo di tante imprese“.
Uno dei successi più importanti di Conad sono l’aver mantenuto e aver fatto aumentare i prodotti di marca Conad sugli scaffali a prezzi contenuti, con la possibilità di aver avuto e ottenuto sinergie con i produttori, anche perché questi stessi prodotti sono aumentati nelle vendite e livelli davvero importanti, quasi inaspettati da come ne parla Lusetti: “Mentre le vendite dei prodotti a marchio Conad sono aumentate del 12,9%, quelle dei prodotti di marca si sono ridotte di due punti“.
Un’altra cosa da non sottovalutare sono stati gli investimenti che ha fatto Conad negli ultimi anni, tanto da avere dei ricavi pazzeschi proprio in virtù degli investimenti fatti in questi anni difficili, come a voler rischiare ma sapere che sarebbe andato tutto bene o quasi bene. Mauro Lusetti anche qui non fa alcun mistero: “Nel 2023 abbiamo fatto investimenti per oltre 750 milioni e altrettanti ne faremo nel 2024 per migliorare l’efficienza. E la sostenibilità: già oggi il 70% dell’energia che utilizziamo viene da fonti rinnovabili“.