La vice-presidente del Parlamento europeo e deputata del Pd non prende bene le parole del leader Giuseppe Conte
Una lotta interna. Un tira e molla che non si capisce dove possa portare. Tra Pd e Cinquestelle è amore-odio. Un giorno amici, un giorno nemici, un altro indifferenza e così via. Per il vice-presidente del Parlamento europeo Pina Picierno, tutto ciò non fa che confermare la storia del Movimento Cinquestelle, ovvero un partito che non ama fare alleanze durature e ama essere un po’ di qua e un po’ di là. “Le parole di Conte? In gioco non è il destino di Conte ma l’Europa. Vivere le elezioni europee come una contesa nazionale è un regalo alla destre. Usarle poi come metro per i rapporti interni alle forze di opposizione è la negazione di quello che chiede il nostro elettorato. L’Opa ostile di Conte al Pd non mi spaventa. È già fallita in passato“, le parole della deputata del Pd al Corriere della Sera. Parole d’amarezza quelle pronunciate per una possibile alleanza sulla carta che poi non si tramuta mai in fatti concreti.
Il Partito Democratico, e non solo, però non si arrende e proverà fino alla fine a trovare un modo per dialogare e per cercare di trovare una sinergia in vista delle europee, anche se la Picierno ci tiene a sottolineare un aspetto: “Noi non seguiamo nessuno, manteniamo un atteggiamento di responsabilità cercando di trovare punti di contatto perché le alleanze così si fanno. Ma serve reciprocità. Abbiamo dimostrato sempre grande generosità verso le proposte di Conte, registriamo invece incertezza dove i candidati non sono di stretto rito pentastellato, siano essi civici che del Pd”.
“Le liste? Nessuno le ha fatte, ma tutti parlano di quelle del Pd”
Il tempo stringe e l’alleanza non si vede all’orizzonte. Eppure secondo molti dovrebbe essere una cosa quasi naturale, per le idee che si affrontano ogni giorno e perché comunque né Pd né tanto meno i Cinquestelle possono pensare di dialogare con altri partiti che non siano di sinistra. Almeno è quello che ha sempre sostenuto Conte, anche per la Picierno le cose dovrebbero essere così poi però “sulla pratica ci si comporta in modo diverso e si dicono cose diverse”.
Si lavora sulle liste allora, anche se pure qui le polemiche non mancano perché il tempo passa, ma nessuno ha parlato di candidati e di situazioni inerenti alle elezioni europee di giugno. Ma anche qui la vicepresidente del Parlamento europeo dà battaglia e avvisa tutti gli altri: “Da FdI a Italia Viva nessuno ha fatto le liste eppure tutti parlano solo di quelle del Pd. Oggettivamente curioso. Io sono convinta che faremo le scelte giuste, nei tempi giusti: perché per noi l’Europa è comunità di destino, il nostro obiettivo politico più ambizioso, non un’occasione come tante per regolare conti o affermare primati personali. La posta in gioco è più alta di ciascuno di noi. Come finisce tra noi e Conte? Spero che l’avversario sia la Meloni e non tra noi e i Cinquestelle…”.