“Dalla politica non ci sono azioni ostili nei confronti della magistratura. Ci sono iniziative per rimettere al centro il cittadino, anche con la riforma della giustizia”.
In esclusiva a Notizie.com, Pietro Pittalis, vicepresidente della Commissione giustizia alla Camera per Forza Italia, commenta le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto di questa mattina, durante un’informativa urgente in Aula alla Camera.
“Il ministro non ha detto niente di nuovo rispetto a quanto già conosciamo. Le sue dichiarazioni rispecchiano pienamente la realtà di questi ultimi decenni”.
Onorevole Pittalis, qual è la realtà di questi ultimi decenni?
“Purtroppo abbiamo assistito a un attivismo di settori della magistratura, minoritari ma comunque molto rumorosi, e al tentativo di sostituirsi alla funzione del Parlamento. Dunque, in determinati casi, anche fare quello che Crosetto ha definito “opposizione giudiziaria”.
Il ministro Crosetto ha ricordato che è il Parlamento che legifera, non la magistratura. E ha sottolineato la necessità di un cambio di passo: una pace tra politica e magistratura.
“Era doveroso riaffermare la centralità del Parlamento. Da parte di Forza Italia e di tutto il Parlamento non ci sono azioni ostili nei confronti della magistratura. Ci sono iniziative per rimettere al centro della giustizia il cittadino, le garanzie costituzionali, il principio della presunzione di innocenza, la ragionevole durata del processo, la necessità di rimettere al centro le garanzie del diritto di difesa, l’equiparazione tra accusa e difesa e il ruolo della terzietà del giudice. Ci stiamo occupando di tutto questo e non si tratta di attacchi alla magistratura, ma di restituire ai cittadini la fiducia nella giustizia. Era doveroso anche evidenziare come una maggioranza della magistratura – che noi rispettiamo – lavora con serietà e impegno. Salutiamo positivamente l’occasione, che è servita anche per rimettere al centro del dibattito politico la necessità di accelerare con le riforme che sono in cantiere in Senato e alla Camera. Prima tra tutti, la separazione delle carriere”.
“Restituire fiducia nella giustizia ai cittadini”, dice…
“Questo è il nostro obiettivo. Ma l’esperienza insegna che ogni volta che si fa una riforma c’è sempre una levata di scudi che davvero travalica ruolo e funzione dell’esercizio dell’attività giurisdizionale. Lo abbiamo visto con l’abuso di ufficio e con la prescrizione, o con tema delle intercettazioni. I suggerimenti e le critiche costruttive vanno bene, ma non accettiamo la demonizzazione, che si risolve in una lotta politica all’interno di quello che dovrebbe essere un ordine caratterizzato dalla apoliticità e dalla cultura della giurisdizione. Questo vale soprattutto per alcuni magistrati requirenti, che lo hanno dimenticato o rimosso”.
Il ministro Crosetto ha parlato di riunioni ufficiali della magistratura e congressi durante i quali sarebbero state dette “cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito”.
“Attaccare un provvedimento o un decreto legge che tenta di risolvere un problema grave come il traffico di esseri umani, non è opposizione giudiziaria? Da parte del governo occuparsi di persone ridotte in schiavitù da delinquenti trafficanti è assolutamente ragionevole e responsabile. Alcuni magistrati invece, vanno al di là della loro funzione di far osservare e applicare la legge, mettendosi a chiosare, censurare, evocare franchismo e fascismo e altro aggettivazioni di questa natura. Noi contrastiamo questo atteggiamento e riteniamo che sia arrivato il momento che ognuno torni ad occupare il ruolo che la Costituzione stabilisce. Quindi è naturale che il Parlamento si riappropri della sua funzione senza essere sostituito dalla magistratura”.