Tragedia sfiorata per Marcelinho Carioca: il brasiliano è stato rapito, minacciato con un’arma da fuoco e costretto a svelare un tradimento
Brutta disavventura per Marcelinho Carioca, ex giocatore del Corinthians e del Valencia, che da poco è stato rilasciato dopo essere stato catturato da una banda. Ha vissuto ore terribili: gli è stata puntata una pistola alla tempia e hanno chiesto il riscatto in denaro per lasciarlo libero. La Polizia di Stato di San Paolo ha riferito, in una conferenza stampa con l’ex calciatore, che cinque persone sono state arrestate con l’accusa di estorsione tramite sequestro di persona. Carioca ha trasferito circa 40.000 reais (circa 8.000 dollari) sui conti dei sequestratori.
Il brasiliano ha raccontato tutta la vicenda, affermando che tre uomini lo hanno avvicinato sabato mattina nella parte orientale della città di San Paolo: “Mi hanno colpito sulla testa con i calci in testa, quando sono salito in macchina mi hanno messo il cappuccio e non ho visto nulla”, ha detto. I rapitori, infatti, hanno portato sia lui che il suo amico in una casa dove lo hanno minacciato puntandogli una pistola alla tempia. A quel punto, gli hanno chiesto la password del cellulare e lo hanno costretto a mandare tutto il denaro.
Com’è andata a finire
“Non ero preoccupato per i soldi, ma per la mia vita e quella del mio amico. Ho detto loro che volevo solo che mi rilasciassero. Non è facile avere sempre una pistola puntata alla testa”, ha detto Carioca, ancora molto scosso per l’accaduto. Gli uomini lo hanno poi costretto a registrare un video, che è stato pubblicato su tutti i social, in cui raccontava che al concerto a cui era stato precedentemente aveva avuto un rapporto sessuale con una sua amica e che era stato rapito dal marito di lei. L’ex giocatore del Valencia, ovviamente, ha chiarito in conferenza di non avere alcun tipo di relazione sentimentale con questa donna. La polizia, infatti, ha evidenziato come questa tattica sia una strategia molto comune utilizzata dai rapitori per trarre in inganno gli investigatori.
Dopo aver ricevuto una denuncia anonima verso una casa che presumibilmente poteva essere la stessa delle persone sequestrate, gli agenti si sono recati sul posto lunedì pomeriggio. Arrivati lì, hanno prima trovato due donne abbastanza “nervose”, e forse complici, dopodiché hanno scoperto anche Carioca e il suo amico. Fortunatamente, tutto è bene ciò che finisce bene.