Il tecnico esaltato per la super vittoria al Maradona, schienati 0-4 in trasferta i campioni d’Italia: “Mi sono rilanciato, in passato ho fatto delle scelte sbagliate e frettolose. Ora penso ai miei nipotini nei momenti difficili”.
“Se è un’impresa? Sì, possiamo definirla così“. Forse anche qualcosa di più: Eusebio Di Francesco show, il Frosinone ha distrutto il Napoli 4-0 al Maradona. Un sogno a occhi aperti, quello dei ciociari: “Dentro l’impresa c’è tanto lavoro di questi ragazzi splendidi. C’è grande consapevolezza e tanto sacrificio, alcuni calciatori hanno giocato meno, ma hanno fatto una grande partita”. No, straordinaria.
Il tecnico del Frosinone ha esaltato la sua rosa, la voglia che la sta trascinando in una stagione fin qui super: “Sono contento che i miei ragazzi siano terribili… Hanno voglia di mettersi in mostra, sono soddisfatto, è tutto merito loro. Sono contento per la società, sta facendo dei sacrifici per avere stabilità, ci trasmette tranquillità per lavorare serenamente. I nostri tifosi sono splendidi, meritano tutti questa impresa”.
Di Francesco si è rilanciato dopo stagioni difficili e diversi esoneri: “Ho fatto delle scelte sbagliate, è anche colpa mia. Sono stato poco paziente, frettoloso, ma non dimentico il resto. Ci sono stati dei momenti difficili, li ho attraversati, pure grazie ai miei nipoti. Sono diventato nonno, penso a loro nei momenti di difficoltà, mi aiuta ad affrontare il calcio nel modo giusto. È divertimento, dentro poi c’è organizzazione, determinazione e duro lavoro. Quello che mi sono imposto a Frosinone”.
Sottolineato il concetto di squadra: “Oggi nel calcio serve determinazione, soprattutto quando si affrontano avversari più forti dal punto di vista tecnico. I miei giocatori hanno l’ambizione di giocare nei top club, ma hanno capito una cosa: il loro futuro è adesso e passa attraverso il Frosinone. Loro vogliono salvarlo, questo è l’obiettivo di tutti, poi si vedrà quello che dirà la loro carriera. Dobbiamo partire da questo concetto. Barrenechea? Di lui se n’è parlato poco finora. È il vero regista del calcio, ha qualità, pochi alla sua età hanno tale personalità e sanno leggere così bene le situazioni. Gli mancava esperienza, la sta acquisendo con gli allenamenti quotidiani”.