Dopo intense e quasi interminabili trattative è arrivato anche il parere favorevole di Giorgetti che ha parlato di “spirito di compromesso”
Il tanto atteso via libera alla fine è arrivato. Bastava solo aspettare qualcje ora e adesso è ufficiali: i ministri dell’Economia dell’Unione europea hanno finalmente raggiunto un’intesa sul nuovo Patto di stabilità. Un accordo tanto aspettato e alla fine raggiunto con pareri più o meno concordi, ma tutti in un’unica direzione. “L’Ecofin ha trovato l’accordo sul nuovo quadro di governance economica che garantisce stabilità e crescita, con regole che sono equilibrate, realistiche e pronte per le sfide presenti e future“, ha spiegato con tono trionfalistico la presidenza spagnola di turno del Consiglio Ue, sottolineando che si tratta di un “traguardo storico“.
C’è anche, ed è importante, vista la titubanza delle ultime ore, il parere favorevole da parte dell’Italia, ultima ad arrivare, ma solo perché voleva vedere chiaro le cose e soprattutto come si formavano. Alla fine, quello che conta è che l’Italia abbia concordato le nuove regole sul Patto di stabilità. Secondo quanto riportato da fonti europee si dice che il ministro dell’Economia Giorgetti, abbia parlato di “spirito di compromesso“, aggiungendo che si era detto favorevole alla proposta.
Soddisfatta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, considera importante che sia stato trovato tra i 27 Stati membri della Ue un “compromesso di buonsenso per un accordo politico sul nuovo Patto di stabilità e crescita”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Nonostante posizioni di partenza ed esigenze molto distanti tra gli Stati – prosegue la nota di Palazzo Chigi – il nuovo Patto risulta per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato“.
“Regole meno rigide e più realistiche di quelle attualmente in vigore, che scongiurano il rischio del ritorno automatico ai precedenti parametri, che sarebbero stati insostenibili per molti Stati membri. Grazie a un serio e costruttivo approccio al negoziato, l’Italia è riuscita, non solo nel proprio interesse ma in quello dell’intera Unione, a prevedere meccanismi graduali di riduzione del debito e di rientro dagli elevati livelli di deficit del periodo Covid“, osserva ancora la nota del Presidente del Consiglio direttamente da Palazzo Chigi