Il ‘caso letrozolo’ sta tenendo banco nel mondo del ciclismo: arrivano gli avvertimenti, ma la paura è che possano esserci sempre più vittime
Il plotone di ciclocross si prepara a passare per la Normandia per il prossimo appuntamento della Coppa del Mondo a Flamanville, in Francia, questa domenica. Tutti i corridori hanno ricevuto un particolare avvertimento dalla direzione dopo gli episodi che hanno coinvolto Toon Aerts e Shari Bossuyt, come riportato dal sito specializzato ‘Cyclingnews’. Questi due ciclisti, in particolare, sono risultati positivi al farmaco Letrozolo proprio dopo aver gareggiato in quella regione. Il caso di Aerts è avvenuto dopo i Mondiali di Flamanville nel 2022, mentre quello di Bossuyt è accaduto nel marzo 2023. Entrambi sono risultati positivi a questa sostanza.
I due corridori sono rappresentati da Yannick Prévost dell’agenzia ISEA Sport Management, che ha inviato immediatamente un avvertimento agli altri corridori del suo roster. Parliamo, in particolare, di Michael Vanthourenhout e Toon Vandebosch. Questa la dichiarazione: “Siamo ancora fermi e convinti sull’ipotesi che Aerts e Bossuyt siano risultati positivi al doping proprio dopo aver consumato alcuni latticini nella zona di Flamanville. Questo perché i loro dati mostrano troppe somiglianze per essere ignorati e per sembrare una mera coincidenza. Il metabolita letrozolo potrebbe essere presente nel latte vaccino di quel posto. Crediamo che il loro risultato positivo sia dovuto proprio a questo, anche se ancora non è stato confermato dalle analisi di laboratorio”.
La WADA, infatti, ha da tempo vietato il consumo di letrozolo perché può essere utilizzato per invertire gli effetti femminilizzanti degli steroidi anabolizzanti. Aerts non è stato per nulla una volta scoperto il caso di Bossuyt: «In realtà, sapevo che sarebbe successo e avevo già avvertito tutti», aveva scritto sui suoi social media. Alla fine del 2022 è stato sospeso fino al 16 febbraio 2024, anche se attualmente c’è un ricorso in atto. “È passato un anno, sono ancora disperato, e sfortunatamente c’è un altro caso. Posso immaginare cosa sta passando Shari ora. Questo non dovrebbe accadere!”, ha detto.
Poi, nella sua disperazione per la situazione, ha continuato: “Non c’è due senza tre, è il detto, e temo che ci saranno altre vittime… È inevitabile che ci saranno atleti che vedranno la loro carriera scivolare tra le dita mentre cercano di lavorare nel modo più professionale possibile, proprio come me. Spero che ora anche alcune autorità affrontino il problema e raccolgano maggiori informazioni su ciò che ci sta accadendo ora. La mia vita e quella della mia famiglia non saranno più le stesse. Spero che tutto ciò che sto passando non sia vano”.