Giuseppe Conte in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’ si sofferma sulla decisione del governo di dire no al Mes: “Noi siamo stati sempre coerenti”.
Il M5s ha votato no al Mes come Lega e FdI, ma Conte in un’intervista a Il Fatto Quotidiano sottolinea di “non confondere le due linee politica. La nostra è una posizione di coerenza rispetto alla risoluzione del Parlamento del dicembre 2020, il loro no, invece, serve a mascherare la sconfitta in Europa dove abbiamo ottenuto un pacco e non patto di stabilità e decrescita“.
“Meloni aveva preannunciato che per l’Europa la pacchia sarebbe finita – aggiunge l’ex premier – ma arriva per il nostro Paese un percorso molto doloroso con parametri che potranno imporci tagli fino a 15 miliardi l’anno. Insomma, questo governo ha messo un cappio al collo all’Italia e si sono impegnati solo nel difendere le spese militari“.
La posizione del M5s sul Mes
Conte spiega anche che il sì al Mes ci sarà “solo in caso di uno stravolgimento del provvedimento. Deve diventare uno strumento comunitario e garantire maggiore democraticità rispetto all’attale governance. Avremmo dovuto avere un Draghi e una Meloni fortemente impegnati in questa direzione, ma non è avvenuto. E in questo momento non ci sono le condizioni“.
L’ex premier non chiede, però, le dimissioni di Giorgetti, da sempre favorevole al Mes: “La prima responsabile di questi fallimenti è Giorgia Meloni“.
“Con il Pd dovremo confrontarci”
Il no del M5s al Mes allontana i pentastellati dal Pd su questo tema, ma Conte non chiude assolutamente le porte ad una coalizione di centrosinistra: “Noi siamo stati coerenti con la nostra posizione, ma, come diciamo sempre, bisogna confrontarsi e chiarirsi bene su ogni passaggio. I dem restano convinti che per l’Italia sia utile questo Mes oppure che sia meglio avere una revisione più profonda del Patto di stabilità? Ci confronteremo anche su questo”.