Il Commissario europeo per l’Azione per il clima esulta per i risultati dei Paesi membri che si sono ottenuti a Dubai: “Cop28 è stata una svolta”
“La Cop28 è stata un successo, soprattutto in chiave europea, dove c’è stato un incredibile lavoro di squadra“. A parlare così è Wopke Hoekstra, il commissario europeo per l’Azione per il clima, che al CorSera si è detto ottimista per quanto avvenuto a Dubai, nonostante ci fossero stati paesi scettici su quanto si stava decidendo in quei giorni. Hoekstra è una vecchia conoscenza del nostro paese, anche perché è venuto a Roma all’inizio del 2000 a studiare Scienze politiche e lui nella capitale ci ha lasciato il cuore e non smette mai di ricordarlo. L’ha fatto qualche giorno fa alla Farnesina in occasione della conferenza annuale delle ambasciatrici e degli ambasciatori italiani dove ha presentato i principali risultati della Cop28. “A Dubai è stata una vittoria della diplomazia, anche europea. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra. Nella Ue ci sono differenze tra gli Stati membri ma quando ci confrontiamo con il resto del mondo vediamo quanto abbiamo in comune“, ha detto il Commissario .
Pensare che l’inizio della Cop28 non era stato meraviglioso, né tanto meno promettente, ma poi ogni accordo è andato al suo posto e tutti sembrano abbastanza soddisfatti e convinti di poter riuscire a mantenere gli accordi presi. Ma non sarà facile, intanto le firme ci sono state e solo questo è un successo strepitoso, almeno secondo Hoekstra: “La cosa bella della diplomazia è che nessuno ha in mano tutti gli elementi. Noi abbiamo parlato con il ministro dell’Energia saudita Abd al-Aziz e abbiamo avuto interazioni proficue con l’inviato speciale degli Usa John Kerry ma anche con il Brasile, il Cile e molti Paesi dell’Africa e dell’Asia. Alla fine non sai mai qual è stato l’elemento che ha pesato nel salvare l’accordo».
Si è parlato molto della possibilità che possa essere il nucleare la soluzione più pulita e più veloce, anche se assai dispendiosa e costosa, ma su questo Hoekstra non pone limiti, tutt’altro: “Da un punto di vista ambientale il nucleare fa parte delle soluzioni, poi ogni Paese è libero di usarlo o no. Il trattato europeo è molto chiaro in proposito: ogni Stato decide per sé“.
E sul petrolio non ci sono tentennamenti o rallentamenti di alcun genere e anche su questo argomento Hoekstra è abbastanza chiaro e non appare intimorito dalla possibilità che ci possano essere paesi che possano frenare nell’arco dei prossimi anni, nonostante abbiano detto sì a Dubai: “Io l’ho detto chiaramente: non abbiamo alternative, dobbiamo ridurre le emissioni. Non esiste una tecnica magica che ci permetterà di usare i combustibili fossili senza inquinare. Detto questo, in settori in cui non c’è un’altra opzione, e solo in quelli, è importante usare queste tecnologie. Penso all’industria del cemento e dell’acciaio“.